Legge 185

Onorevole, la ringrazio molto per il suo costante impegno in difesa di una legge così importante qual'è la 185/90. Credo siano davvero inconcepibili certi passi indietro della nostra legislazione nonostante una società civile che si sta facendo sempre più attenta, almeno in certe sue componenti. Mi permetto di chiederle di continuare a rappresentare sempre le istanze di una civiltà umana che ha bisogno di evolvere rispetto al fardello dell'interesse armato e alla scorciatoia del confronto bellico, e in cui ad essere globalizzati siano davvero i diritti fondamentali di ciascun uomo.

*Noventa Padovana, 17 gennaio 2003*
La legislazione sulle armi non può regredire Mentre la società sta superando la scorciatoia del confronto armato La pace è fra i diritti da globalizzare
Onorevole, la ringrazio molto per il suo costante impegno in difesa di una legge così importante qual'è la 185/90. Credo siano davvero inconcepibili certi passi indietro della nostra legislazione nonostante una società civile che si sta facendo sempre più attenta, almeno in certe sue componenti. Mi permetto di chiederle di continuare a rappresentare sempre le istanze di una civiltà umana che ha bisogno di evolvere rispetto al fardello dell'interesse armato e alla scorciatoia del confronto bellico, e in cui ad essere globalizzati siano davvero i diritti fondamentali di ciascun uomo.
	Luca Bettella

Risponde Tino Bedin Sottolineo la conclusione del suo invito: l'obiettivo generale della politica in questo tempo (a cominciare dalle politiche municipali) è la globalizzazione dei diritti. La pace, come frutto della giustizia, è uno dei diritti primari, codificato da sofferenze paure eroismi ed infamie che tutti i popoli hanno conosciuto nella guerra e che non vogliono più rivivere.
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