IN DIALOGO TRA CITTADINI
Padova, 16 ottobre 2001

Accanto a scelte nella Finanziaria che tengano conto dei figli
Riprendere al più presto la legge
sulla fecondazione assistita

Nella scorsa legislatura si era arrivati ad un buon risultato in una materia delicata
 
Egregio Senatore Bedin, facendo seguito alla nostra lettera del 25 settembre, nel ringraziare anzitutto i partecipanti all'incontro e coloro che ci hanno fatto pervenire una loro comunicazione, riteniamo utile sintetizzare quanto emerso nel corso della riunione di ieri sera tra i rappresentanti del Comitato regionale veneto del Forum delle Associazioni Familiari e del Movimento per la Vita di Padova con Lei Senatore ed il dott. Gianni Antonino in rappresentanza dell'on. Maurizio Saia.
Per quanto riguarda il tema delle politiche familiari, dopo il suo aggiornamento sulla legge Finanziaria, abbiamo ribadito quanto chiaramente esposto nei documenti del Forum delle Associazioni Familiari a tutti noti e cioè che, in particolare per quanto riguarda la giustizia fiscale, negli interventi a favore della famiglia, si deve valutare in modo adeguato ed equo il carico famigliare, come, d'altro canto, faceva intendere quanto indicato dal Dpef 2001 al capitolo III. 2.2 Ciò significa, in concreto, tarare gli interventi legislativi, ivi compresi quelli relativi agli sgravi, in relazione al reddito pro-capite (quoziente familiare) senza fare semplicemente riferimento ad un tetto di reddito che potrebbe penalizzare famiglie numerose anche se con reddito superiore al limite fissato.
Si è infine ribadito quanto ci sta a cuore, ovvero che alla Famiglia non si continui a guardare con un'ottica di tipo assistenziale ma, riconoscendole un ruolo sociale, di vera e propria promozione, come del resto previsto nella legge n° 328/2000 ed in particolare all'art. 16.
Per quanto concerne infine il tema del Diritto alla Vita, ribadito il significato, nell'attuale contesto, della proposta di legge sottoscritta da 180 parlamentari e mirante al riconoscimento della capacità giuridica del concepito (che ci auguriamo venga presto discussa ed approvata), si è vivamente raccomandato di far ogni possibile tentativo per ripresentare in Parlamento con la massima urgenza, e comunque entro 6 mesi dall'inizio della Legislatura, il disegno di legge n° 4048 "Disciplina della procreazione medicalmente assistita". Tale provvedimento, approvato dalla Camera dei Deputati il 26/5/1999, è il risultato dell'unificazione dei disegni di legge di rappresentanti di quasi tutti i partiti presenti in entrambi gli schieramenti politici.
L'urgenza di ripresentare tale disegno di legge è legata al fatto che, qualora ciò non si verificasse, verrebbe vanificato il prezioso lavoro svolto in cinque anni dalle competenti Commissioni. Da tale lavoro, grazie anche alla nostra fattiva collaborazione, ne è conseguito un buon risultato in una materia delicata e di grande rilevanza, in merito alla quale è urgentissimo legiferare per porre fine all'attuale inaccettabile "far-west" procreativo.
Le siamo grati per l'attenzione e Le ribadiamo che contiamo sulla Sua fattiva collaborazione al fine di testimoniare con la Sua presenza in Parlamento i valori ai quali le numerose Associazioni aderenti al Forum della Associazioni, e tra queste il Movimento per la Vita, dedicano le loro migliori energie.
Andreina Zurlo Verzegassi, Roberto Bolzonaro, Ubaldo Camilotti
Comitato regionale veneto
Forum delle Associazioni familiari
Risponde Tino Bedin
Cari amici, la mia presenza al vostro invito corrisponde alla scelta programmatica con la quale mi sono presentato agli elettori del collegio euganeo il 13 maggio. Si tratta di una scelta programmatica che mette la condizioni familiare come paradigma della legislazione nazionale. Per questo non potevo mancare. Così come non mancherò di condividere con le Associazioni del Forum a livello provinciale e anche a livello locale iniziative e prese di posizione.
Sulla legge Finanziaria voi stessi avete segnalato alcune incongruenze rispetto alle promesse che il centro-destra aveva fatte.
Sul tema della procreazione medicalmente assistita non posso che condividere le vostre valutazioni, che erano anche le mie - le nostre dell'allora gruppo del Ppi al Senato - quando abbiamo sostenuto che era indispensabile por fine al far-west con una legge certo non perfetta ma accettabile sotto molti punti di vista. Si è preferito da molti invece lasciar cadere quella mediazione in attesa di... maggioranze migliori. Il ritardo con cui il centro-destra affronta ora l'argomento, che non è all'ordine del giorno non dico dell'aula del Senato, ma neppure delle commissioni di merito, dimostra che il rischio di ricominciare è elevato e non è detto che si ritrovi una maggioranza che non ha interessi corporativi da difendere, ma solo principi di rispetto per i genitori ed i figli da far valere.
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21 novembre 2001
di-017
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Tino Bedin