BEDIN - Al Ministro delle Comunicazioni - Premesso che circa la metà dei 36 milioni di argentini è di origine italiana, per cui sono numerosissimi i contatti tra Italia e Argentina, sia di tipo familiare che economico;
considerato che:
- la corrispondenza proveniente dall'Argentina arriva con ritardi medi tra i due e i tre mesi;
- i ritardi non riguardano solo le cartoline, ma anche corrispondenza importante: contratti, documenti, fatture, rapporti commerciali;
preso atto che:
- il sindaco di San Giorgio in Bosco (Padova) ha fornito a Poste italiane spa la seguente documentazione:
- cartoline spedite dallo stesso sindaco dall'Argentina in ottobre 2004, sono arrivate in Italia in gennaio e febbraio 2005;
- una posta aerea spedita da Mar del Plata il 16 novembre 2004 è arrivata in municipio l'11 febbraio 2005;
- una raccomandata spedita da Buenos Aires il 16 dicembre 2004 è arrivata a San Giorgio in Bosco l'11 febbraio 2005;
- lo stesso sindaco ha verificato che tra i suoi concittadini il fenomeno ha le identiche dimensioni;
valutato che in queste condizioni:
- non è possibile fare affidamento sul servizio postale e che i cittadini sono costretti a ricorrere a fax, telefono, internet e corrieri privati, quando queste alternative sono possibili;
- risulta aleatorio ogni rapporto di sostegno alle famiglie argentine di origine italiana nell'attuale condizione di difficoltà economica in cui versa la Repubblica Argentina;
chiede di sapere se il Governo intenda:
- verificare presso Poste Italiane le ragioni di questo malfuzionamento in modo da eliminare le cause interne di questi ritardi;
- stabilire un rapporto con le Autorità argentine per interventi di loro competenza;
- in questa fase di particolare difficoltà dell'Argentina attivare forme di collaborazione e di sostegno mirate ai rapporti postali fra Argentina e Italia.