di Mario Pirolo capogruppo di Vivere Teolo
Il Circolo di Teolo della Margherita vuole riprendere il contatto con i propri elettori e, più in generale, con i cittadini del Comune. Dopo una prima fase, iniziata all'indomani delle Elezioni Amministrative del Maggio 2002, in cui l'impegno del Partito si è concentrato soprattutto nelle attività del Consiglio Comunale all'interno del Gruppo "Vivere Teolo", è emersa dal dibattito del nostro Congresso Comunale, tenutosi sabato 27 settembre, la necessità di iniziare una nuova fase di impegno con riguardo particolare alle principali problematiche del nostro territorio, tenuto conto anche della necessità di rinforzare l'Ulivo in vista delle Elezioni Amministrative ed Europee, che si terranno la primavera prossima.
Non vogliamo però trascurare, all'interno di questo nostro impegno sul territorio, alcuni grandi temi della politica nazionale, che hanno un forte impatto sulle amministrazioni locali.
Per il 2004 il Governo ha pensato di anticipare gran parte dei contenuti della Legge Finanziaria, varando il 30 settembre 2003 un maxi-decreto legge, che contiene un po' di tutto e che si prefigge, secondo quanto recita la sua intitolazione, gli scopi assai ambiziosi di favorire lo sviluppo e correggere l'andamento dei conti pubblici.
In realtà, dopo i recenti interventi critici della Banca d'Italia, che hanno rilevato il perdurare di una stagnazione economica che dura ormai da tre anni (ricordate il nuovo miracolo economico promesso da Berlusconi?) e il preoccupante calo dell'avanzo primario del Bilancio dello Stato, tutti possono rendersi conto facilmente che il decreto legge in parola poco o nulla ha a che fare con la correzione strutturale delle dinamiche della spesa e ancor meno si occupa di rilancio dell'economia.
Si tratta di un provvedimento normativo che contiene soprattutto misure una tantum, vale dire disposizioni che servono a "fare cassa". Infatti, dopo il condono fiscale introdotto con la Finanziaria 2003, ecco arrivare un nuovo Condono Edilizio, il terzo nell'arco degli ultimi due decenni!
Esprimiamo subito la nostra preoccupazione per le ricadute negative che tale provvedimento potrà arrecare ad un territorio ricco di valenze ambientali come quello del Comune di Teolo.
Suona ironico e forse paradossale il titolo dell'art. 32 del Decreto Legge in questione, che contiene le disposizioni relative al condono: "Misure per la riqualificazione urbanistica, ambientale e paesaggistica, per l'incentivazione dell'attività di repressione dell'abusivismo edilizio, nonché per la definizione degli illeciti edilizi e delle occupazioni di aree demaniali". Si tratta di un provvedimento sbagliato, che premia i "furbi" e chi ritiene che tutto sommato non serva rispettare le regole, per cui temiamo che non riuscirà affatto a fermare l'abusivismo diffuso soprattutto nelle Regioni del Sud.
Questa iniziativa governativa appare inoltre invasiva delle nuove e più estese competenze, che il nuovo titolo V della Costituzione ha affidato alle Regioni in materia di urbanistica ed edilizia, tanto che si prospetta la possibilità di un ricorso da parte di alcune Regioni alla Corte Costituzionale: strano operato davvero per una maggioranza di governo che annovera al suo interno partiti che hanno fatto del federalismo il proprio vessillo politico.
E dalle anticipazioni sui restanti contenuti della manovra finanziaria emergono ancora tagli ai trasferimenti di risorse agli Enti Locali: la stima complessiva di minori trasferimenti ai bilanci di comuni e province nel 2004 è di un miliardo e 300 milioni di Euro, e poiché ai Comuni è proibito ritoccare l'addizionale IRPEF anche per il prossimo anno, mentre l'I.C.I. ha raggiunto ormai livelli di guardia, inevitabilmente ci sarà un rincaro dei servizi (trasporto scolastico, asporto rifiuti, mense, servizi sociali e culturali ecc.). Insomma, con la Destra al Governo si contribuisce, anziché in base al reddito, in base... ai bisogni.
Avevamo giustamente criticato l'Amministrazione Ravazzolo per l'impostazione data al Bilancio Pluriennale, nel quale si prevedeva di reperire le risorse per pagare i mutui relativi all'ambizioso elenco di opere pubbliche attraverso l'aumento dell'addizionale IRPEF.
C'è da chiedersi a questo punto se verrà aumentata l'ICI o se verranno rincarate le tariffe dei servizi pubblici, oppure se, molto più mestamente, verrà rinviata negli anni a venire la realizzazione di gran parte delle opere pubbliche.
A meno che non si usi il Piano Regolatore e le sue varianti come strumento per incrementare le risorse del bilancio.
11 novembre 2003
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