 Augusta Parizzi |
Nella sede del Partito Democratico di Cadoneghe si conclude il ciclo di appuntamenti organizzato per rispondere alla domanda "Dove va Cadoneghe?". Il tema di stasera è "Accoglienza a Cadoneghe" e lo introduce l'assessore Augusta Parizzi. I due appuntamenti precedenti hanno riguardato "Sviluppo del territorio" giovedì 27 aprile con il sindaco Michele Schiavo e "Mobilità a Cadoneghe" giovedì 11 maggio con il vicesindaco Mirco Gastaldon. Anche l'incontro di stasera è rivolto principalmente agli iscritti, ma l'invito è stato rivolto anche ad elettori e simpatizzanti del Partito Democratico: la finalità infatti è fornire le basi di una riflessione che partendo dall'esperienza amministrativa in corso consenta di immaginare il progetto da discutere per il futuro.
Il tema dell'accoglienza è appunto di forte attualità e urgenza, ma anche di sicura prospettiva: in questo caso non solo a Cadoneghe, ma per tutta l'Europa.
Augusta Parizzi spiega che a Cadoneghe dal luglio dello scorso anno è stata attivata un'accoglienza complessa e strutturata, all'interno del progetto ministeriale SPRAR, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, che ha permesso di accogliere in 4 appartamenti del territorio (il quinto è in via di attivazione presso il Comune di Vigonza) 21 persone provenienti da 8 paesi diversi. Questo progetto territoriale, di cui l'Amministrazione comunale è titolare e protagonista attiva, è gestito da operatori esperti delle cooperative Il Sestante e Orizzonti, che quotidianamente affiancano e supportano questi nuovi cittadini nel loro spesso non facile percorso d'integrazione e di "ri-conquista" di autonomia, e prevede l'attivazione di una serie di iniziative (corsi di lingua italiana, tutoraggio al percorso legale, accompagnamento sociale alla conoscenza del territorio e supporto all'inserimento socio-lavorativo).
Inizialmente al Sistema rete degli enti locali che accedono al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo Cadoneghe ha aderito assieme al Comune di Vigodarzere, al quale è subentrato alla fine del 2016 il Comune di Vigonza. I richiedenti asilo provengono da Camerun, Pakistan, Costa d'Avorio, Gambia, Ghana, Mali, Nigeria, Ucraina. I progetti di accoglienza - precisa Augusta Parizzi - durano 6 mesi, eventualmente prorogabili. Gli ospiti frequentano corsi di lingua, corsi di formazione, di assistenza legale, tirocini con borsa lavoro. "Caratteristica del progetto Sprar - ha avuto modo di commentare il sindaco Michele Schiavo - è aver puntato sull'integrazione e sull'accoglienza come principi fondamentali per la crescita di una collettività coesa e solidale".
Particolare non secondario nella generale difficoltà di gestione degli accoglimenti è che con l'adesione al progetto di accoglienza Sprar si fissa, di fatto, un tetto massimo ai migranti che un Comune può accogliere, proporzionale al numero dei residenti: in questo modo l'amministrazione comunale di Cadoneghe ha dimostrato di essere attenta alle esigenze anche dei propri cittadini. Così come lo è stata nella compartecipazione alle spese con il 3 per cento del costo complessivo, prevista dal bando ministeriale: Cadoneghe infatti paga neppure un euro "in contanti", ma mette a disposizione parte dell'orario di lavoro dei propri collaboratori, che stanno dimostrando - ha osservato Augusta Parizzi - sia professionalità sia partecipazione nel gestire il progetto.
La scelta di Cadoneghe attraverso lo Sprar è interessante anche dal punto di vista dell'impatto comunitario: pur essendo presenti da mesi i rifugiati non sono stati "etichettati", proprio per il loro inserimento diffuso e per l'accompagnamento nella vita quotidiana della comunità. "Potreste avere incontrato queste persone in biblioteca comunale o mentre coltivano un orto sociale a fianco del vostro; potreste aver già conosciuto i loro figli o scambiato parole con loro in un negozio", osserva l'assessore Augusta Parizzi. Segno che la "diversità" a volte si crea artificialmente, mentre la quotidianità ci mostra le molte somiglianze.
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