CADONEGHE

Diario / DOMENICA 21 DICEMBRE 2014

Michele Schiavo chiama chi ha condiviso il suo impegno
A Natale il sindaco invita... il futuro
Varietà di presenze unite dallo stesso senso di comunità
   Michele Schiavo ha voluto mettere insieme lo spirito del Natale e la gratitudine per chi l'ha accompagnato sulla strada che l'ha condotto ad essere sindaco di Cadoneghe ed ora continua a stargli vicino nell'impegno di rappresentare i cittadini del suo Comune. Per domenica 21 dicembre ha organizzato "una serata di sobria compagnia" (come l'ha definita egli stesso) alla trattoria Da Primo a Fiesso d'Artico. L'ha accompagnato in questa iniziagiva la moglie Nicoletta, anche così sottolineando lo stile del nuovo sindaco.
Ci ritroviamo in molti alla serata, che Michele Schiavo ha titolata " A Natale... invitiamo il futuro": la sala è piena, i tavoli molto assortiti. Siamo in molti del Partito Democratico, ovviamente: è il gruppo che fin dalle primarie ha lavorato perché un proprio rappresentante continuasse a guidare Cadoneghe ed il gruppo che ha sostenuto il grosso della compagna elettorale. Poiché la serata serve anche a ringraziare per il lavoro, è naturale che sia così. Ci sono anche quasi tutti i consiglieri comunali di maggioranza, molti hanno il loro gruppetto di famiglia e di amicizie, che si è rinsaldato proprio con la campagna elettorale e che ora li accompagna nel loro impegno. Ciò vale anche per gli assessori: il senso di squadra è sottoneato dal fatto che formano un unico tavolo con il sindaco, in continuità amichevole con quanto avviene quotidianamente in municipio. Ci sono anche cittadini senza appartenenza politica, persone che rappresentano l'altissimo consenso che Michele Schiavo ha raccolto alle primarie del Partito Democratico e poi alle elezioni amministrative; persone che hanno a cuore Cadoneghe e sono venute per consolidare questa appartenenza ed anche per confermare - dopo 208 giorni da sindaco - la volontà di affiancare Michele Schiavo nel suo impegno.
Ciascuno di noi ha versato la propria quota per la cena: uno stile di sobrietà che merita di essere sottolineato e che accresce il valore della sala da pranzo davvero piena. Ci sono anche i discorsi. Però ho l'impressione che quello che conta siano le persone, le presenze, il sentirsi parte di una comunità. Il futuro è questo.

sommario

ca-127
27 gennaio 2014
scrivi al senatore
Tino Bedin