RASSEGNA STAMPA

EIR Strategic Alert
23 giugno 2008

La catena alimentare mondiale si è andata sempre più concentrando
L’inondazione negli USA e la speculazione sugli alimentari

L’inondazione che ha colpito il Midwest una decina di giorni fa ha provocato danni non solo per la popolazione locale ma anche al sistema mondiale del cibo, trattandosi di una delle principali regioni agricole dotata di industrie per la trasformazione alimentare, grande logistica e macchinari agricoli. A seguito di decenni di globalizzazione, la catena alimentare mondiale si è andata sempre più concentrando nelle zone prescelte dai cartelli, invece di essere diffusa ovunque. La “cintura del mais”, che comprende Iowa, Illinois e stati adiacenti, è una di queste zone di alta concentrazione, dove le colture distrutte si estendono ad almeno 2 milioni di ettari. Quasi la metà di tutto il mais del mondo è prodotta negli USA, soprattutto in questa regione del Midwest ora devastata.
Dopo Katrina, l’inondazione di quest’anno conferma puntualmente lo stato disastroso in cui versano le infrastrutture degli Stati Uniti. Il genio militare, Army Corps of Engineers, che gestisce nel Midwest i diffusi sistemi di arginamento dei fiumi, è a corto di fondi. Gli argini sono crollati il 14 a Des Moines, capitale dello Iowa; non erano sotto l’autorità del genio, ma la loro costruzione risale agli anni Cinquanta.
Il disastro ha messo in moto una speculazione fanatica nel Board of Trade di Chicago, che è parte della Chicago Mercantile Exchange (CME). Il 16 giugno il mais ha guadagnato 19 centesimi nei future di dicembre, raggiungendo 8,06 dollari per bushel, circa il doppio rispetto ad un anno fa. I nuovi raccolti della soia hanno raggiunto i 15,53 dollari per bushel, il 94% in più rispetto all’anno precedente. Tra i principali speculatori di Wall Street spiccano Goldman Sachs e Morgan Stanley, che si stanno assicurando grossi profitti per il secondo trimestre del 2008.
Complessivamente, le operazioni sui future sulla piazza di Chicago sono aumentate del 26% nella prima parte dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2007. L’ente federale CFTC a cui compete tirare il freno sulla speculazione (ma non lo fa) ha pubblicato un rapporto il 13 giugno da cui risulta un netto aumento dei capitali che affluiscono nel mercato del mais. Questo è principalmente dovuto alla folle accoppiata biocarburanti/speculazione. Al tempo stesso, agli agricoltori vengono comunque corrisposti prezzi sempre più bassi per i loro prodotti.

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26 giugno 2008
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Tino Bedin