AGRICOLTURA

Con questo messaggio circolare l'Anbi Veneto
ha aperto il 15 marzo la stagione irrigua 2021

L'acqua irrigua fa bene a tutto il territorio
Fa bene anche perché dà lavoro alle molte persone che lo presidiano

di Mariangela Ballo

"Il concetto di risparmio idrico è fuorviante. L'acqua irrigua non è mai sprecata, anzi, da essa derivano fondamentali servizi ecosistemici a beneficio di tutti i cittadini". Con queste parole Francesco Cazzaro, presidente di ANBI Veneto (l'associazione che riunisce gli 11 consorzi regionali di bonifica e irrigazione), pronunciate il 15 marzo scorso in occasione dell'apertura della stagione irrigua 2021, ha contrastato un'opinione dilagante. Oltre a nutrire le campagne, l'acqua trasportata dalla rete irrigua dei Consorzi di bonifica determina vivificazione dei corsi d'acqua, ricarica di falda, salvaguardia di biodiversità, produzione idroelettrica, attività produttive quali turismo, pesca, sport d'acqua. Questo per quanto riguarda l'ambiente.
Ma non meno importante è l'assicurazione di reddito per gli agricoltori e la loro conseguente permanenza sul territorio, specie quello che non avrebbe altre prospettive di sviluppo.

L'agricoltura usa ma non consuma l'acqua
Al presidente Cazzaro ha fatto eco il direttore di ANBI Veneto Andrea Crestani. "È giusto parlare di efficientamento idrico, bene la riconversione degli impianti che permette di utilizzare fino al 50% in meno di acqua sulle coltivazioni, ma occhio a non sottrarre al territorio acqua vitale".
All'evento era presente il presidente nazionale di ANBI, Francesco Vincenzi, il quale ha ribadito il concetto di efficienza dell'utilizzo dell'acqua a servizio soprattutto dell'uomo, dell'agricoltura e dell'ambiente. Ha detto dunque che occorre potenziare la rete idraulica ormai inadeguata di fronte all'estremizzazione degli eventi atmosferici.
Verso la Giornata mondiale dell'acqua (22 marzo), si è svolto il 16 marzo l'incontro di approfondimento "Ciclo dell'acqua ed economia circolare", organizzato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e da Enea, che nasce con l'obiettivo di favorire la transizione e la gestione delle risorse idriche verso un modello di economia circolare. In quella sede Massimo Gargano, direttore generale ANBI, ha detto: "Non c'è nulla di più circolare dell'acqua. Per questo va ribadito, superando qualsiasi luogo comune, che l'agricoltura usa e non consuma l'acqua, restituendola al ciclo vitale spesso migliore di come l'ha prelevata".

Un documento per la Pac 2021-2027
I Consorzi di bonifica e l'ANBI, insieme a Irrigants d'Europe (associazione che riunisce il settore agricolo irriguo a livello europeo, a cui partecipa ANBI), hanno prodotto un lungo documento "Pac post 2020 e Direttiva quadro acque", in cui suggeriscono quanto il futuro programma europeo dovrebbe fare. Riportiamo alcuni passaggi.
- Migliorare la posizione degli agricoltori nella catena del valore
La situazione attuale, con le multinazionali che spostano i rischi - incluso quello ambientale - agli agricoltori, oltre ai bassi guadagni, sta seriamente compromettendo l'attuazione delle politiche ambientali e dell'innovazione nell'agricoltura irrigua. L'attuale domanda del mercato obbliga gli agricoltori a coltivare più prodotti di prima qualità garantendo livelli di produttività e standard di qualità costantemente elevati che solo l'irrigazione e la fertilizzazione possono garantire. (...) Occorre rafforzare la posizione degli agricoltori nella catena alimentare con il contrasto alle pratiche commerciali sleali. A tale riguardo, la PAC deve essere affiancata da una forte politica alimentare.
- Attirare giovani agricoltori e facilitare lo sviluppo delle imprese nelle zone rurali
L'agricoltura irrigua può garantire redditi più stabili e alti e può essere più attraente per i giovani agricoltori, i quali sono più abili nell'uso delle competenze digitali per la pianificazione, la produzione e il marketing delle aziende agricole.
- Migliorare la risposta dell'agricoltura dell'UE alle richieste della società su cibo e salute, compresi alimenti sicuri, nutrienti e sostenibili
Le istituzioni europee dovrebbero elaborare, adottare e rispettare rigorosamente le politiche della PAC volte a sostenere la produzione di alimenti di alta qualità, sicuri, nutrienti e sostenibili, necessari per dare accesso a una dieta sana anche a quei cittadini dell'UE con redditi modesti, migliorando la loro salute e aspettativa di vita, riducendo al contempo le malattie legate all'alimentazione e i loro alti costi sociali. Le politiche della PAC dovrebbero presentare l'agricoltura irrigua in termini favorevoli, per favorire così la produzione di cibo sano anche nelle regioni in cui una dieta sana fa parte del patrimonio culturale.
Questi sono solo alcuni punti. Tra gli altri, per la cui lettura completa rimandiamo al sito ANBI, proponiamo il seguente, che allarga la visione dell'acqua irrigua.
- Contribuire alla protezione della biodiversità, migliorare i servizi ecosistemici e preservare habitat e paesaggi
Un numero crescente di specie di uccelli protette, anfibi, rettili e insetti ha trovato riparo, aree di nidificazione e si nutrono di terreni coltivati irrigati. La grande estensione di terra irrigata o di banchi di canali ospita un gran numero di specie e allevamenti, a sostegno di un aumento significativo del numero di esemplari e della loro diffusione in nuovi territori. L'abbandono dell'irrigazione in migliaia di chilometri di canali asciugherebbe gli habitat, con gravi perdite in termini di biodiversità e servizi ecosistemici.

18 marzo 2021

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Per saperne di più
ANBI Veneto
ANBI
Fondazione per lo sviluppo sostenibile



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