Secondo dati forniti dalla Regione, in Veneto il 6 per cento della superfice coltivata è destinata al biologico, le imprese agricole interessate sono il 3,5% del totale e il totale degli operatori regionali bio, tra produttori, preparatori e importatori, supera i 3.500. Il Veneto è la seconda regione in Italia, dopo la Lombardia, a registrare il maggior intervento di superfici agricole investite in colture biologiche (più 38%) ed è al terzo posto in Italia per numero di attività bio in rapporto al numero di abitanti.
In campo nazionale, i dati sono forniti dal Sinab (Sistema di Informazione Nazionale sull'Agricoltura Biologica realizzato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali in collaborazione con le Regioni). Nell'ultimo rapporto "Bio in cifre 2020", si legge che al 31 dicembre 2019, la superficie coltivata a biologico è di quasi 2 milioni di ettari, con oltre 80 mila operatori. L'incidenza della superficie biologica in Italia ha raggiunto nel 2019 il 15,8% della superficie agricola utilizzata, e questo posiziona l'Italia ben al di sopra della media europea, che nel 2018 si attestava a 8,0%.
Come per l'agricoltura italiana, il livello compositivo delle superfici resta stabile e definito dai tre orientamenti produttivi che pesano sul totale per oltre il 60%: prati pascolo (551.074 ettari), colture foraggere (396.748 ettari) e cereali (330.284 ettari). A queste categorie seguono, per estensione, le superfici biologiche investite a olivo (242.708 ha) e a vite (109.423 ha).
Tra i seminativi, che aumentano di poco più di 12 mila ettari, si confermano in crescita le coltivazioni biologiche a grano duro (6%); orzo (3%) e riso (12%); girasole (26%) e soia (15%); erba medica (8%); pomodori (21%) e legumi (13%).
Nella zootecnia biologica è in aumento il pollame, per i bovini e altri animali è stabile o addirittura in diminuzione.
La vendita di prodotti biologici confezionali è aumentata durante la pandemia: nei supermercati più 11%, tra frutta, ortaggi, uova, farina.
I prezzi sono in media più alti del 60 per cento rispetto ai prodotti non biologici.

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Per saperne di più
Sinab - Sistema di Informazione Nazionale sull'Agricoltura Biologica