VENETO |
![]() |
![]() |
LUNEDÌ 2 FEBBRAIO 2015 |
Padova, Sala Comboni ![]() |
|
Politiche sociali: nel bilancio regionale azzerati due capitoli su tre Il consigliere Claudio Sinigaglia sollecita l'intervento dei protagonisti del settore |
|
![]() |
|
![]() ![]() Anche i capitoli che comunque una cifra ce l'hanno, si tratta di numeri che paragonati al bilancio 2010, quello che la giunta Zaia si è trovato al momento di iniziare a governare il Veneto, sono in diminuzione per 19 capitoli. Sono in alcuni casi diminuzioni da brivido: i "trasferimenti alle amministrazioni a favore degli utenti Ceod" sono un milione e mezzo nel 2015 (dopo che nel 2014 la giunta Zaia aveva azzerato il capitolo) contro i sei milioni del 2010. Il consigliere regionale Claudio Sinigaglia riunisce lunedì 2 febbraio alle 17.45 nella sala "Comboni" di via San Giovanni di Verdara a Padova un gruppo di persone che a diverso titolo sono protagoniste delle politiche sociali: in gran parte si tratta di associazioni di familiari e di privato sociale. L'esponente del Partito Democratico mette a disposizione le cifre del bilancio di previsione della regione: è l'ultimo bilancio dell'attuale legislatura veneta e l'eredità che lascia alla prossima è pesante. "L'integrazione tra sociale e sanitario, che ha caratterizzato il Veneto, non c'è più, perché non c'è più il Sociale", commenta Sinigaglia. La finalità dell'incontro non è tuttavia polemica; piuttosto è la segnalazione di un'emergenza politica e finanziaria e la ricerca di una partecipazione diretta ed attiva dei protagonisti del Sociale che consenta loro di essere interlocutori con tutte le forze politiche rappresentante in Consiglio regionale. Io sono coinvolto per l'esperienza nel settore dei servizi alla non autosufficienza da età. Tra i presenti c'è sconforto: "In giro per l'Italia fino a pochi anni fa mi dicevano che noi veneti eravamo venti anni avanti nelle Politiche sociali; oggi siamo noi a guardare dal basso in alto molte altre regioni", commenta. E comunque sanno di aver scelto di essere braccia, occhi, pensiero, di persone fragili e quindi lo sconforto non è rassegnazione. Come non è rassegnata una giovane educatrice del servizio di Integrazione scolastica per le disabilità sensoriali della Provincia di Padova: è il 2 febbraio e con la fine del mese la competenza della Provincia in materia cessa, la Regione non ha ancora preso una decisione: "Io continuerò a fare il mio lavoro anche se non so chi mi pagherà e se mi pagheranno, ma mi piacerebbe sapere qual è il destino dei ragazzi che seguiamo e delle loro famiglie". |
![]() ![]() ![]() ![]() |
ve-020 3 febbraio 2015 |
![]() |
scrivi
al senatore Tino Bedin |