VECCHIAIA

ANTOLOGIA

Il Mattino di Padova
12 aprile 2017
r. s.

Lo studio Spi Cgil: Padova è sempre più vecchia
Centenari raddoppiati in città negli ultimi dieci anni
Una crisi demografica che rischia di azzerare
tutti gli sforzi per la modernizzazione di un sistema produttivo

PADOVA - Padova invecchia e crescono del 38,9% gli ultraottantenni della provincia, prima in regione per questo indicatore. Padova è record anche per la crescita dei cittadini ultracentenari (289) più che raddoppiati (+ 138,8%) rispetto al 2006.
Ma non si tratta solo di un record di longevità per i suoi cittadini, i dati Istat elaborati dallo Spi Cgil di Padova raccontano di un processo di lunga durata che vede un incremento di tutte le fasce di età più avanzata a fronte di una riduzione di quelle dei giovanissimi. E il confronto fra i padovani con meno di 14 anni e quelli con più di 65 anni racconta di un tasso di invecchiamento della popolazione che è cresciuto dal 2006 al 2016 del 14,1%. In sostanza ogni 10 giovanissimi ci sono già oltre 15 anziani (nel 2006 erano 13) e l'andamento per il futuro non fa certo credere in un'inversione di tendenza.
"L'andamento delle nascite che ha visto il 2015 come l'anno in cui per la prima volta si è scesi sotto la soglia dei 500 mila nati, il dato più basso dall'unità d'Italia, è stato confermato da un 2016 con altri 20 mila nati in meno" ha detto Alessandro Chiavelli, segretario dello Spi Cgil di Padova. "Con questo trend da qui a 25 anni il rischio è che il rapporto tra under 14 e ultra 65 sia di 1 a 3 con tutte le ripercussioni economiche e sociali del caso: penso alla sostenibilità del sistema pensionistico ma pure alla dinamica dei consumi, del mercato immobiliare ecc. Una crisi demografica che rischia di azzerare tutti gli sforzi per la modernizzazione di un sistema produttivo che non avrà più lavoratori disponibili né tanto meno consumatori".
Anche i numeri assoluti fanno pensare: a fronte di una popolazione complessiva di poco sotto il milione di abitanti a Padova gli anziani over 80 sono oltre 60 mila mentre gli ultra 65enni complessivamente superano i 200 mila. Il 21,6% della popolazione ed il tasso di crescita tra 2006 e 2016 è stato di oltre il 20%.
"Anche pensando all'immediato i problemi sono consistenti" continua Chiavelli. "Una popolazione che invecchia ha necessità legate alla non autosufficienza, alla capacità di utilizzare il sistema sanitario, ai servizi, all'accompagnamento ecc. Come Spi Cgil stiamo lavorando per rafforzare la contrattazione sociale sul territorio confrontandoci quotidianamente con i sindaci dei del padovano per tentare di affrontare e risolvere le problematiche inerenti all'invecchiamento della popolazione. I comuni dovrebbero dare disponibilità economica per affrontare la situazione del gran numero di pensionati con pensioni basse. Il 35,7 per cento dei pensionati padovani vive con una pensione lorda inferiore ai mille euro al mese e la metà di questi sono donne, le più longeve e quelle che rispetto agli uomini hanno pensioni notevolmente più ridotte. Una popolazione, per quanto anziana, ha il diritto ad una vita decorosa ed è nostro compito fare in maniera tale che vengano messi in campo dei progetti di invecchiamento attivo tali da dare garanzie di benessere a tutti".

ANTOLOGIA

Il Gazzettino
16 aprile 2017

L'analisi: 202mila gli ultra 65enni, per la maggior parte donne vedove
NI padovani sono sempre più vecchi
Gli abitanti con più di 100 anni sono 289

PADOVA - Gli ottuagenari? Abitano qui. Ma anche gli anziani stranieri. E pure i centenari. Rughe e capelli bianchi, saggezza e alta speranza di vita: la provincia di Padova ospita il maggior numero di ultraottantenni di tutta la regione, circa 60.600 con un aumento percentuale record rispetto a dieci anni fa: più 38,9%. Sono numeri emblematici quelli che emergono dall'indagine sull'invecchiamento della popolazione veneta che lo Spi Cgil veneto ha effettuato elaborando gli ultimi dati dell'Istat.
Dall'indagine emerge che nel Padovano gli over 65, soggetti a politiche specifiche soprattutto nel campo del welfare e della sanità, sono 202mila e rappresentano il 21,6% del totale. Rispetto al 2006 si registra un'impennata del 20,1%. Il 57% degli over 65 è donna.
L'indice di invecchiamento, che è definito dal rapporto fra anziani e under 14, conferma il trend. Nel 2006 in provincia ogni 100 giovanissimi c'erano 137 anziani, ora questo rapporto è di 100 under 14 ogni 157 ultrasessantacinquenni, con un aumento del 14,1% in dieci anni.
Molte persone anziane sono sole perché vedove, celibi o nubili, o divorziate. In questa categoria nel Padovano rientrano 77.719 persone, per lo più vedove, soprattutto donne. Il numero di anziani soli in provincia è in crescita del 7,4% rispetto a dieci anni fa con un balzo all'insù dovuto soprattutto al boom di divorzi registrato in Italia a partire dal nuovo secolo. Il Padovano è la seconda provincia dopo Venezia in quanto a numero di anziani non-accompagnati.
Per quanto riguarda gli ultraottantenni, in dieci anni il loro numero è cresciuto quasi del 40% (+38,9%), passando dai 43.632 del 2006 ai 60.602 del 2016. In questa categoria, troviamo per il 65% donne, che hanno una aspettativa di vita superiore rispetto agli uomini.
L'indagine dello Spi Cgil ha preso in esame anche altri dati che completano il quadro dell'invecchiamento nel Padovano. Anzitutto, in dieci anni è più che quadruplicata la quota di anziani stranieri: dai 591 del 2006 ai 2.567 del 2016 l'incremento è del 334,3%, il più alto di tutto il Veneto. Netta la predominanza delle donne: 1.705, contro 862 maschi.
Gli ultracentenari a fine 2016 sono pochi: 289, ma più che raddoppiati (+138,8%, anche qui record veneto) rispetto ai 121 di dieci anni prima. In questo dato rientrano quasi esclusivamente le donne: 262 contro 31 maschi.
Non poteva mancare l'argomento pensioni: il 35,7% dei pensionati padovani, 83.519, vive con una pensione lorda inferiore ai mille euro al mese. In questa fascia di reddito rientra circa la metà di tutte le pensionate e solo il 20% dei coetanei uomini. "Bisogna rafforzare la contrattazione sociale sul territorio, prevedere una nuova legge sulla non autosufficienza" riflette Rita Turati, segretaria generale dello Spi Cgil del Veneto.

sommario

ve-rs-027
18 aprile 2017
scrivi al senatore
Tino Bedin