L'UMANITÀ |
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Diario / DOMENICA 15 NOVEMBRE 2020 |
La quarta Giornata mondiale dei Poveri ![]() |
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Le mani tese nel tempo della pandemia
"Hanno sfidato il contagio e la paura pur di dare sostegno e consolazione" |
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![]() ![]() Scrive, tra l'altro, il Papa: "In questi mesi, nei quali il mondo intero è stato come sopraffatto da un virus che ha portato dolore e morte, sconforto e smarrimento, quante mani tese abbiamo potuto vedere! La mano tesa del medico che si preoccupa di ogni paziente cercando di trovare il rimedio giusto. La mano tesa dell'infermiera e dell'infermiere che, ben oltre i loro orari di lavoro, rimangono ad accudire i malati. La mano tesa di chi lavora nell'amministrazione e procura i mezzi per salvare quante più vite possibile. La mano tesa del farmacista esposto a tante richieste in un rischioso contatto con la gente. La mano tesa del sacerdote che benedice con lo strazio nel cuore. La mano tesa del volontario che soccorre chi vive per strada e quanti, pur avendo un tetto, non hanno da mangiare. La mano tesa di uomini e donne che lavorano per offrire servizi essenziali e sicurezza. E altre mani tese potremmo ancora descrivere fino a comporre una litania di opere di bene. Tutte queste mani hanno sfidato il contagio e la paura pur di dare sostegno e consolazione". La Giornata è vissuta anche a livello locale con iniziative, di cui sono protagoniste Caritas e parrocchie, che interpretano così lo spirito solidale delle nostre comunità. È una Giornata che interroga anche la politica: le condizioni in cui la pandemia ha posto migliaia di persone, condizioni destinate a durare nel tempo, richiederanno infatti una destinazione delle risorse collettive mirata soprattutto alla riduzione delle diseguaglianze. |
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um-043 18 novembre 2020 |
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