SALUTE

Diario / SABATO 6 APRILE 2019

Padova, Palazzo del Bò
Trent'anni di "Salute e Sviluppo":
la competenza e le esperienze del Cuamm

La celebrazione dentro il Festival della Salute Globale
   Da venerdì 5 a domenica 7 aprile Padova è la capitale della Salute Globale: vi si tiene infatti un Festival con questo titolo. Con la sua Università tra le più antiche dell'Occidente e con "Medici per l'Africa CUAMM" dal 1950), Padova è un riferimento per la salute globale ben prima e ben dopo questo innovativo Festival, ideato dalla casa editrice Laterza assieme al Comune di Padova e naturalmente all'Università e al Cuamm. In particolare, il Cuamm porta competenza ed esperienze sui primi tre dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite per il 2030: No povertà, Zero fame, buona Salute e benessere.
Dentro questo Festival le voci del Cuamm sono perciò numerose, ma la storina Ong padovana ha ricavato un proprio spazio specifico, al quale ho ricevuto un invito dal direttore Don Dante Carraro e da Gavino Maciocco, direttore della rivista "Salute e Sviluppo", in considerazione della nostra collaborazione.
"Era il 1989 - scrivono Don Carraro e Maciocco - quando iniziò l'avventura della nostra rivista "Salute e Sviluppo", di cui anche tu hai condiviso il cammino. Vorremmo riprendere in mano i valori che hanno guidato questi trent'anni di pubblicazioni con un evento che avrà luogo a Padova il prossimo sabato 6 aprile alle 12 nell'Aula Nievo di Palazzo Bo(Università di Padova). Sarà un momento di racconto di cosa questi 30 anni hanno significato per la cooperazione sanitaria internazionale e per la vita del Cuamm e di come siano cambiati gli scenari fino ad oggi, una riflessione sulla realtà che stiamo vivendo per individuare i percorsi di sviluppo futuro. Sarà un'occasione per ritrovarci insieme, riflettere e discutere".
È quello che effettivamente avviene sabato mattina, in cui si rende pubblico il frutto di un lavoro collettivo di molti collaboratori che hanno a cuore la salute nel mondo. Da trent'anni, infatti, la rivista "Salute e Sviluppo" racconta le sfide, i progetti e i cambiamenti delle politiche sanitarie dell'Africa a sud del Sahara, attraverso una lettura critica del contesto internazionale e la voce di chi fa cooperazione. L'incontro in Aula Nievo è soprattutto un dialogo tra Pietro Veronese, giornalista di "Repubblica", Gavino Maciocco, direttore di "Salute e Sviluppo" e Giovanni Putoto, responsabile programmazione e ricerca di Medici con l'Africa Cuamm. Ma altrettanto importanti sono le voci di giovani medici e cooperanti di oggi, che dialogano con i loro predecessori dando vita a un racconto che ripercorre il cammino di trent'anni "con l'Africa" e traccia l'evoluzione della cooperazione internazionale fino a oggi.
A proposito di evoluzione dei temi della salute globale, i medici del CUAMM, insieme ad altri, hanno appena pubblicato un articolo sul "British Medical Journal" sullo sfruttamento e le condizioni di salute degli immigrati nelle campagne italiane: 1500 braccianti morti negli ultimi sei anni. Tra agrumi e pomodori è il racconto dell'esperienza pugliese e degli ambulatori mobili nei ghetti (ne esistono 50-70 in Italia, dove vivono si stima, centomila lavoratori agricoli). Sono persone pagate 12 euro per 8 ore di lavoro.
Competenza ed esperienza del Cuamm in questo sabato padovano non sono rappresentate solo alla celebrazione del trentennale di "Salute e Sviluppo".
Andrea Atzori di Medici con l'Africa Cuamm è protagonista dell'incontro "La Salute disuguale"; assieme a Lelio Marmora (direttore Unitaid, che ha elaborato nuove strategie per fornire medicine, tecnologie e vaccini a prezzi sempre più bassi) e Anton Pozniak (infettivologo, presidente della International AIDS Society) di "innovazione e creatività al servizio del Sud del mondo".
L'amico Gavino Maciocco (docente a Firenze, direttore scientifico della rivista "Salute e Sviluppo e fondatore di "Saluteinternazionale") discute di temi di cui è esperto appassionato: i sistemi sanitari e la copertura sanitaria universale con Natasha Azzopardi-Muscat (presidente dell'Associazione Europea di Sanità pubblica-EUPHA).

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3 luglio 2019
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Tino Bedin