"Dopo quel che è successo con la faccenda di Fossaragna, Sorgato e la sua giunta devono andarsene a casa". La richiesta, ribadita in un volantino diffuso ieri in paese, arriva dal Circolo della Margherita di Bovolenta e dal gruppo consiliare di "Partecipazione è Democrazia".
"Il prezzo pagato è alto -si dice nel volantino con riferimento all'ostinazione con cui l'Amministrazione ha voluto approvare la transazione Comune-parrocchia in vista della sanatoria delle opere abusive del patronato di Fossaragna - La maggioranza ne esce in frantumi, perde un suo componente di giunta: a questo punto ci aspettiamo le dimissioni del sindaco e di quel che resta della giunta, che compirebbe così un atto di chiarezza vista l'evidente e voluta incapacità di tutelare gli interessi generali della collettività".
A destare scalpore è stata anche la notizia, resa pubblica dall'esponente di minoranza Antonio Bodon nel corso del consiglio comunale di martedì sera, secondo cui l'ex parroco di Fossaragna don Angelo Tinello, attualmente in servizio pastorale a Bagnoli di Sopra, nulla avrebbe saputo in merito alla transazione che il Comune è intenzionato a sottoscrivere per sbrogliare il "bisticcio" di mappali di Fossaragna. E questo nonostante lo schema di transazione letto dal sindaco Sorgato in seduta pubblica di consiglio comunale facesse esplicito riferimento proprio a don Angelo come "controparte" del contratto, invece della più generica formula "parroco pro tempore". "Non abbiamo mai negato la necessità di sistemare una volta per tutte la vicenda di Fossaragna -assicura Bodon-, ma non capiamo le ragioni della fretta del sindaco: perchè non si è aspettato gennaio, quando si potrà beneficiare del condono edilizio inserito della Finanziaria 2004? L'iter sarebbe stato più semplice e forse anche meno dispendioso...".