RASSEGNA STAMPA

Il Gazzettino
2 novembre 2003
di Simonetta Conardi

Torreglia. In forte ritardo i progetti di edilizia convenzionata e Ater
Nuovo Prg, la Regione non si pronuncia

Per le giovani famiglie, le coppie nate e vissute in questa zona e che vorrebbero rimanere a Torreglia e comprare la propria abitazione si preannunciano tempi duri. Infatti i 40 alloggi distribuiti tra edilizia convenzionata e case Ater come la possibilità di allargare la casa dei genitori per ricavarne qualche stanza tarderanno ad essere disponibili ancora di molto per effetto dei forti ritardi nell'approvazione del Piano Regolatore da parte della Regione. "Il Prg è stato presentato alla Regione ancora un anno e mezzo fa - spiega il vicesindaco e assessore all'edilizia Duilio Bolognini - e ancora non è stato nemmeno esaminato e tutto è ancora fermo anche a causa dell'integrazione chiestaci per i siti di interesse comunitario, documento che nessuno aveva mai preteso prima e quindi ci ha portato via tempo per redigerlo correttamente. Come amministrazione contavamo di dare una risposta concreta alle forti domande delle giovani famiglie che a Torreglia vorrebberro stabilirsi ma non possono permettersi cifre astronomiche come chiede il mercato in questi anni nei paesi collinari. Con gli oneri di urbanizzazzione che avremmo dovuto percepire come Comune avevamo deciso di realizzare delle opere per il risanamento del paese, opere che sono state eseguite comunque, come il rifacimento di via Tito Livio e via Romana, ma con altre risorse".
L'edilizia popolare che a grande richiesta in molti starebbero aspettando sarebbe suddivisa nei terreni di via Romana di fronte il ristorante Ballotta, nella frazione di Luvigliano in via Tito Livio dietro la scuola materna e altri alloggi sempre a Luvigliano vicino alla caserma dei carabinieri cinofili mentre ben una ventina di alloggi Ater, che il Comune darebbe in affitto alle famiglie disagiate, sarebbero previsti in via Boschette. L'amministrazione infatti da tempo ha preso accordi con l'Ater per il coofinanziamento dell'opera. "Sono anche dispiaciuto per il ritardo della possibilità che intendevamo dare alle famiglie di ampliare la casa dei genitori di 150 metri cubi - continia Bolognini - e quindi ricavare una cinquantina di metri quadrati da adibire ad appartamento. Infatti una delle soluzioni migliori è quella di tenere unite le famiglie: gli anziani avrebbero così la possibilità di ricevere cure dai figli prevenendo il fenomeno dell'abbandono. Sia chiaro comunque che il Comune, nonostante i ritardi e le voci che ad arte vengono messe in giro in paese, non è assolutamente in cattive acque. Infatti i soldi per gli investimenti ci sono, anche se il patto di stabilità ci obbliga a spendere poco per i servizi correnti di pubblica utilità".

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