RASSEGNA STAMPA

Il Gazzettino
26 ottobre 2003

Merlara
L'opposizione capeggiata da Mariano Schiavon e da Elisabetta Leban attacca duramente la maggioranza
L'Ulivo accusa: "Bocciata in Provincia la mozione a sostegno della protesta dei consumatori"

Le polemiche sui prezzi? Si consumano anche a Palazzo Santo Stefano. "La nostra mozione a sostegno della protesta delle associazioni dei consumatori - accusa l'opposizione dell'Ulivo - è stata bocciata. È stato un grave errore". A scendere in campo contro la giunta di Vittorio Casarin, sono Mariano Schiavon ed Elisabetta Leban, rispettivamente consiglieri della Margherita e dei Democratici di sinistra. "Il 13 ottobre, nell'aula consiliare - ricordano - si è consumata una pagina nera. Ed ai padovani che speravano in una diminuzione dell'imposta sulle Rc auto è andata male". Il motivo? "La maggioranza - denuncia Schiavon - ha bollato la nostra mozione come strumentale e demagogica. È stata definita insomma una iniziativa poco seria, non compatibile con gli equilibri di bilancio".
Il documento presentato dagli esponenti dell'Ulivo era piuttosto articolato. Chiedeva innanzitutto al governo di inserire nella prossima Finanziaria provvedimenti per il rilancio dei consumi, consentendo così di bloccare la recessione in cui versa il Paese. Sul piano specifico, i consiglieri si erano battuti perché venissero messi sotto controllo i prezzi delle tariffe dei servizi pubblici e delle Rc auto dando disponibilità alla riduzione dell'imposta, la cui entrata è di competenza provinciale.
L'opposizione aveva inoltre chiesto che venisse diminuita dal 20 al 10 per cento l'Iva sul gas, adeguando la legislazione alle numerose sentenze che accolgono le tesi dei consumatori. Infine, la mozione sollecitava il presidente Casarin ad attivarsi, nel suo ruolo di vicepresidente delle società autostradali Brescia-Padova e Padova-Venezia, ad opporsi con ogni mezzo all'aumento delle tariffe annunciato ancora un mese fa dal ministro Lunardi.
"Tutte queste proposte sono state bocciate" accusano Schiavon e Leban. La maggioranza si era invece detta d'accordo con l'opposizione sulla necessità di istituire un osservatorio per monitorare i fenomeni speculativi.

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30 ottobre 2003
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