La statale del Santo è finalmente partita, da San Michele delle Badesse si arriverà a Boscalto: per 10 chilometri, ci sono voluti 15 anni. Ma ora è soddisfatto anche chi ha lavorato senza vedere la fine dell'iter. Come Roberto Ongaro, assessore provinciale ai lavori pubblici fino al '97. "Il fatto che parta è anche merito del coraggio che ebbe la Provincia nell'assumersi la progettazione esecutiva in accordo con l'allora assessore regionale Gaetano Fontana. Oggi bisogna guardare avanti, essere consapevoli che questa soluzione non potrà essere quella definitiva, perché i lavori al casello di Padova est porteranno sulla statale ancora più traffico e che le 4 corsie sino a Castelfranco devono essere il prossimo obiettivo in tempi brevi, per poi proseguire fino a Treviso. La nuova statale diventerà uno degli assi per raggiungere la nuova Pedemontana, per collegare finalmente in modo decente prima Castelfranco e poi Treviso con Padova; bisogna rimettere al centro dell'attenzione politica il Nord padovano, sostenendone la centralità nel Veneto. Tutto questo è molto più che l'inizio dei lavori di una strada, è un progetto in cui la Provincia deve essere protagonista, senza naturalmente scordare che oggi la sensibilità per lo sviluppo va conciliata con la sua compatibilità con il territorio".
Ongaro non dimentica "i tanti che si sono impegnati sino ad oggi affinché questa strada potesse diventare una realtà", ma ricorda che questo "non esime nessuno dall'impegno affinché queste e altre strutture diventino finalmente adeguate alle necessità del nostro territorio.