L'ulivo all'attacco in Provincia "Ma la destra fa solo propaganda" Critiche alla "politica degli annunci" di Casarin e Arcoraci
Schiavon (Margherita) e Leban (Ds): "Dopo tante promesse città più insicure"
I capigruppo dell'Ulivo in Provincia bocciano seccamente la politica della sicurezza condotta dal presidente Casarin e dall'assessore Arcoraci: "Perché, dopo il rifiuto di tutte le altre province venete, proprio Padova si candida a ospitare il Centro di permanenza per i clandestini?" polemizza Mariano Schiavon, leader della Margherita a Palazzo Santo Stefano "perché tanta disponibilità considerato che qui il problema degli immigrati non è più acuto che a Vicenza o a Treviso?". L'accenno di Schiavon corre all'ipotesi di allestire il controverso Cpt a Bagnoli oppure a Boara Pisani, rimbalzata dalla riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza. L'esponente della Margherita accusa di "inettitudine" la maggioranza di centrodestra: "Continuano a imputare all'Ulivo i problemi della sicurezza e della criminalità, eppure governano da anni in Comune, in Provincia, in Regione, a Roma. Non possono scaricare le responsabilità sull'opposizione. Piuttosto, invito l'assessore Arcoraci a smetterla con le trovate stravaganti, tipo l'ennesimo Osservatorio sul crimine, che nulla apportano di concreto e si risolvono in propaganda. Semmai, la giunta provinciale aiuti i Comuni in difficoltà a dotarsi delle caserme dei carabinieri già previste dalla legge". "La richiesta di un Centro immigrati da parte delle forze dell'ordine è più che comprensibile" fa eco Elisabetta Leban, capogruppo diessina "ma non è certo una soluzione definitiva e la destra, che governa il Paese, deve smetterla di lamentare la scarsità di organici di polizia a Padova? A chi spetta il compito di adeguarli se non al loro ministro dell'Interno? La verità è che la Casa delle Libertà ha vinto le elezioni promettendo città più sicure e, dopo mille annunci televisivi, ci sta regalando un Veneto dove gli indici criminali sono in crescita. Quanto ai clandestini, è giusto contrastarne i flussi ma l'equazione tra stranieri e delinquenti è falsa e razzista, come dimostrano i recenti fatti di cronaca: pensiamo agli autori, italianissimi, delle ultime rapine in città".
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