RASSEGNA STAMPA

Il Gazzettino
19 aprile 2003
di F.Cap.

IMMOBILI
L'opposizione: "La Provincia non può svendere i capannoni alla Sita"

"Non sono immobili decadenti, da svendere, di cui liberarsi. Quelli locati alla Sita hanno un pregio, un valore anche per la posizione in cui si trovano". Mariano Schiavon ed Elisabetta Leban, capigruppo in Provincia rispettivamente della Margherita e dei Ds, hanno espresso la loro contrarietà alla decisione dell'Amministrazione provinciale di vendere, o "svendere" come sostengono loro, due capannoni in via Del Pescarotto e in via Orlandini, dati in concessione (l'uno fino a dicembre, l'altro con scadenza nel 2005) alla Sita . Si cercheranno acquirenti con gara ad evidenza pubblica, ma alla Sita verrà riconosciuto il diritto di prelazione. E su questo punto Schiavon e Leban dimostrano la loro perplessità. "Presumiamo che gli immobili alla fine verranno acquistati dalla Sita , quindi l'asta sarà inutile. Meglio sarebbe stato attendere la conclusione della concessione, vedere rivalutato il bene e venderlo senza l'ipoteca della prelazione. Insomma, dopo aver venduto il parco autobus - osserva Schiavon - la Provincia svende alla Sita anche gli immobili". Palazzo Santo Stefano intende mettere in vendita anche l'ex caserma dei carabinieri a Pionca di Vigonza, l'ex autostazione delle corriere di Bagnoli di Sopra (a riguardo i due capigruppo si dicono d'accordo), alcuni immobili disabitati in zona Brusegana ("anche questa vendita la giudichiamo poco chiara"), degli stabili sfitti in piazza Antenore. Sull'uno per cento di compartecipazione nella società Save, che la Provincia vuole parimenti cedere, il centro-sinistra esprime "una certa perplessità perchè è una delle poche partecipazioni che ha dato annualmente alla Provincia una rendita: nel 2000 circa 150 milioni di lire, nel 2001 quasi 200 milioni".

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20 aprile 2003
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