PROVINCIA. Un "caso" da 19 milioni di euro "L'acquisto della torre non era lecito" Le minoranze contestano l'operazione condotta alla Cittadella
Ma come, prima acquistano una torre per la modica cifra di 19 milioni di euro e poi si accorgono che nello Statuto della società finanziaria provinciale non c'erano le competenze per eseguire l'operazione? Se lo chiedono i capigruppo dell'opposizione a palazzo Santo Stefano, dopo che proprio il presidente della Provincia Vittorio Casarin ha imposto la modifica dell'incompleto regolamento della finanziaria Finser Spa, facendolo approvare nella seduta consiliare di lunedì scorso senza l'adesione della minoranza. Immediata la replica di Casarin: "Quella del centrosinistra è pura strumentalizzazione!". A spiegare "l'oscura contraddizione" è il capogruppo della Margherita Mariano Schiavon: "Con la terza torre della Cittadella, futura sede degli uffici decentrati dell'ente, la Finser ha fatto nel 2002 la più grande operazione immobiliare nella storia della Provincia, ma quest'acquisto non era assolutamente previsto dallo Statuto dell'azienda partecipata dalla Provincia. Ecco allora che Casarin, solo a distanza di più di un anno dall'avvenuto acquisto dell'immobile, si accorge che la Finser ha agito al di fuori delle proprie competenze e cerca di rimediare integrando a posteriori lo Statuto". Basta in effetti confrontare i due testi per notare la rilevante differenza di contenuto all'articolo 3, dove prima mancava del tutto la competenza per iniziative nei settori "immobiliare e nell'impresa di finanza". E ora, gli accorgimenti di Casarin hanno sistemato tutto? "Assolutamente no - ribattono Schiavon e la capogruppo in Provincia dei Ds, Elisabetta Leban - perché ciò conferma che sull'operazione della Cittadella non c'è stata sufficiente trasparenza e informazione. Abbiamo chiesto gli atti delle procedure, ma ci sono stati negati ed è inoltre molto strano che non si sia proceduto ad alcuna gara pubblica né per l'acquisto della palazzina, né per la scelta della società con cui è stato firmato il contratto di leasing". Secondo i due capigruppo l'attività della Finser avrebbe "svuotato di significato le funzioni di indirizzo e controllo del consiglio provinciale, ridimensionando la parte pubblica rispetto al privato e portando la Provincia a pagare 1.500.000 di euro all'anno per dieci anni per questa torre, per un totale di 15 milioni di euro". Ben diversa la posizione di Casarin, secondo il quale l'opposizione avrebbe preso un abbaglio: "Stiamo portando a termine un piano da 27 milioni di euro e probabilmente il centrosinistra ci invidia. Con l'acquisto della torre, infatti, la Provincia risparmierà la bellezza di 4 milioni di euro in tasse e beneficierà dei 3,5 milioni previsti dal decreto Tremonti, riducendo così gli oneri". E sulla modifica allo Statuto della Finser? "Quello - continua Casarin - prevede la possibilità di fare operazioni finanziarie e siccome la torre diverrà patrimonio della Provincia solo al termine dei dieci anni di leasing, le accuse di scarsa trasparenza sono assolutamente infondate".
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