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RASSEGNA STAMPA![]() Il Gazzettino ![]() di Marco De Rossi |
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IMMIGRAZIONE. Gli emendamenti proposti dal mondo cattolico padovano al disegno di legge Bossi-Fini Articolo 1: la dignità sovrana Sconfiggere lo sfruttamento dei clandestini, tutelare il diritto alla famiglia
Le Acli ed il mondo cattolico fanno sentire il loro forte dissenso nei confronti della struttura del Ddl Bossi-Fini che andrà a sostituire la legge Turco-Napolitano in materia di immigrati. Proprio per comunicare la scarsa fiducia rispetto alla piega che sta prendendo la situazione ieri le Acli di Padova hanno organizzato un incontro, alla presenza anche di don Giovanni Toniolo presidente della Caritas cittadina e don Livio Destro della Pastorale sociale del lavoro, per presentare ai parlamentari padovani le loro perplessità in merito. Sono quattro sostanzialmente gli emendamenti proposti, anche se alla fine sono emersi problemi di ordine etico e sociale ben più profondi. "È inutile nascondersi ha detto Claudio Piron, presidente delle Acli padovane non vogliamo subire passivamente una normativa figlia di rapporti di forza con il mondo economico. Vogliamo per questo ribadire che nella nuova legge dovrebbe essere rispettata la centralità dell'uomo e la dignità del suo lavoro che invece sembrerebbe venire meno. Questa legge risulterà ingiusta e non risolverà i problemi legati all'immigrazione". Gli emendamenti proposti riguardano l'emersione dal sommerso dei rapporti già in essere ed il rispetto dell'istituto del ricongiungimento familiare, visto anche come deterrente ad atteggiamenti delinquenziali; si suggerisce inoltre l'istituzione di canali certi e trasparenti per l'ingresso degli immigrati in Italia, così da debellare la piaga degli scafisti ed il rispetto del diritto d'asilo. Elementi questi che nel nuovo articolato di legge fanno sapere non soddisfano. Obiezioni recepite in toto dall'Ulivo con i senatori Paolo Giaretta e Tino Bedin e dal deputato Piero Ruzzante, anch'essi preoccupati per una "legge propaganda che non risolve nulla ed anzi rischia di aggravare problemi e conflitti". Molto più moderata la posizione invece di Marino Zorzato, unico esponente della Casa delle Libertà presente, comunque disponibile a recepire i diversi punti di vista. "Queste spiega don Toniolo sono problematiche che vanno risolte non con uno sguardo miope, ma pensando in grande, con soluzioni di largo respiro; non possiamo guardare solo alla nostra sicurezza. Sosteniamo anche noi che sia necessario regolarizzare la posizione degli immigrati, ma va loro riconosciuta dignità". Sulla stessa linea anche don Destro: "Non è possibile subordinare la presenza dell'immigrato nel nostro paese al lavoro; come condizione d'ingresso può andar bene, ma non per la permanenza. Si rischia poi un aumento della burocratizzazione nei loro confronti". Sergio Frigo infine, direttore di Cittadini Dappertutto, ha presentato la conferenza sul problema dell'immigrazione in relazione all'Europa prevista a Civitas, il prossimo 4 maggio alle 11,30.
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30 aprile 2002 rs-091 |
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