Casarin convoca i parlamentari veneti, ma risponde solo l'Ulivo. Ieri mattina in Provincia era in programma un incontro tra l'amministrazione di palazzo Santo Stefano e i rappresentanti eletti nei collegi padovani per affrontare alcuni problemi del territorio. La riunione era stata voluta dal presidente Vittorio Casarin per cercare di creare unità di intenti su alcuni obiettivi. All'incontro però si sono presentati solo tre fra deputati e senatori, tutti del centrosinistra: Paolo Giaretta e Tino Bedin (Margherita) e Piero Ruzzante (Ds). Gli altri ufficialmente sono stati trattenuti da impegni romani, impegni ai quali i tre intervenuti hanno però preferito anteporre gli interessi del territorio. Per conto della Provincia erano presenti, oltre a Casarin, gli assessori Arcoraci, Slepoy e Riolfatto. Si è parlato di scuola, museo vivente degli insetti e finanziamenti alle fondazioni. Su questo tema, il Parlamento sta discutendo una legge che prevede di destinare al centro-sud il 30 per cento delle risorse destinate alle fondazioni per iniziative culturali. A questo proposito, è emersa l'ipotesi di chiedere che la legge venga stralciata o di inserire anche il Veneto nel novero delle regioni destinatarie delle risorse.
L'assenza dei parlamentari di centrodestra è stata criticata dai presenti. "Riteniamo grave - hanno detto Giaretta e Ruzzante - che i parlamentari della maggioranza non abbiano partecipato a una riunone per definire alcuni degli interventi a favore della provincia. C'è una grave distrazione da parte loro nei riguardi dei problemi del territorio. Crediamo sia una mancanza di rispetto verso il presidente Casarin: almeno uno degli invitati del centrodestra poteva intervenire".