Albignasego. Un'interrogazione di Bedin
Taglio nell'organico docenti. Tutto il Comune mobilitato in difesa del tempo lungo
ALBIGNASEGO. L'allarme lanciato dall'assessore alla Pubblica istruzione Fabrizio Malachin in merito alla riduzione dell'organico dei docenti, ha trovato un'eco in parlamento. Il senatore della Margherita Tino Bedin, infatti, ha presentato l'11 aprile un'interrogazione al ministro Letizia Moratti. Bedin ha presenziato anche alla riunione tenutasi sul tema venerdì scorso, presenti i genitori dei numerosi allievi delle scuole locali.
L'assessore Malachin già nei giorni scorsi aveva paventato una mezza catastrofe per le scuole di Albignasego, se la riduzione dell'organico divenisse realtà dal prossimo anno scolastico: in particolare potrebbe saltare il tempo lungo, che vede le scuole del Comune all'avanguardia nell'offerta formativa con orari che prevedono fino a 37 ore d'attività didattiche.
"Con i ridotti posti d'organico assegnati per l'anno prossimo - rileva Bedin - non sarebbe più garantita l'attuale offerta formativa, con gravi disagi per le famiglie. Queste non solo vedrebbero bruscamente ridimensionata l'aspettativa di offerta formativa per i figli, ma dovrebbero modificare anche i propri stili di vita, lavorativi e di relazione sociale. Fino ad ora il Ministero aveva sempre assicurato per la provincia di Padova un congruo numero di posti aggiuntivi, tale da garantire alle scuole a tempo lungo la loro offerta, che è anche quella attesa dalle famiglie. Ho quindi chiesto al Ministro se sia a conoscenza di quali disagi provocherebbe la riduzione dell'organico, e se abbia tenuto in debito conto la realtà organizzativa della scuola provinciale e di Albignasego in particolare. Credo che siano da rivedere i calcoli per l'assegnazione dei docenti".
L'assessore Malachin aveva chiesto esplicitamente l'intervento dei parlamentari padovani per evitare il pericolo di un pesantissimo ridimensionamento delle scuole locali: "Ci mancherebbe altro - dice - che vedessimo vanificati sforzi didattici ed organizzativi, oltre a rilevanti investimenti nelle strutture, per un provvedimento che non tiene conto della nostra realtà. Rinnovo l'invito ai nostri parlamentari ad agire di là delle logiche di partito per non far naufragare un sistema scolastico costato anni di lavoro e che sta dando ottimi risultati". La palla passa ora al Ministero che, come molti si augurano, potrebbe rivedere i posti assegnati anche all'ultimo momento. Certo è che quest'incertezza non piace a nessuno.
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