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Proposte ed impegni per la prossima legislatura
Si è svolta domenica 25 marzo a Sarmeola l'assemblea generale dell'Unione provinciale
artigiani di Padova. Sia la relazione del presidente Walter Dalla Costa, che gli
interventi degli artigiani presenti hanno sviluppato le proposte che la più importante
associazione professionale artigiana della provincia ha elaborato per la prossima
legislatura. All'assemblea hanno partecipato, tra gli altri, i parlamentari dell'Ulivo
Tino Bedin, Paolo Giaretta, Gianni Saonara e Dino Scantamburlo. Hanno svolto alcune
considerazioni i senatori Bedin e Giaretta.
Riportiamo il testo del saluto del senatore Tino Bedin
di Tino Bedin
Fra le "risposte chiare" che, secondo il tema di questa assemblea, la
politica deve elaborare e poi dare nei prossimi cinque anni agli italiani, ai padovani,
agli europei, c'è l'Europa.
La relazione del presidente Walter Dalla Costa ne ha fatto riferimento verso la
conclusione e in relazione ad un tema certamente rilevante per i cittadini, quello della
sicurezza agroalimentare, in conseguenza alla catastrofe della "mucca pazza",
che ha colpito direttamente anche alcuni settori artigiani, ad esempio quello
dell'autotrasporto.
Si tratta di un aspetto decisivo per la considerazione che gli europei avranno della loro
Unione. Ma per la politica italiana il tema dell'Europa è più generale. Anche alla
vigilia della quattordicesima legislatura, come alla vigilia di quella appena conclusa,
una delle sfide decisive è "portare l'Italia in Europa". Cinque anni dopo però
l'obiettivo è esattamente l'opposto di quello di allora. Nel 1996 si trattava di
applicare all'Italia alcune regole (i famosi "parametri") che ci consentissero
di avere lo stesso passo della gran parte degli stati membri dell'Unione. Nel 2001 si
tratta di applicare all'Unione Europea alcune scelte che l'Italia ha compiute e sta
compiendo. Ne indico tre, che interessano direttamente gli artigiani.
La semplificazione normativa. L'Europa ha iniziato un percorso
"costituzionale", all'interno del quale occorre che l'Italia sia protagonista
anche della semplificazione normativa. Non è possibile che mentre da noi si procedere
alla delegificazione e alla sburocratizzazione, le norme europee continuino a
"regolare" anche gli aspetti più tecnici e che le norme europee continuino ad
applicarsi a tutta la vita dei cittadini dell'Unione. La sussidiarietà è la condizione
per la semplificazione.
Le piccole e medie imprese. In questi cinque anni abbiamo lavorato perché l'Italia
assomigliasse un po' di più a Padova. Nei prossimi cinque l'impegno maggiore deve puntare
a far assomigliare un po' di più l'Europa al Veneto. Il tema delle Piccole e Medie
Imprese è uno sul quale lavorare con urgenza ed attenzione, avendo del resto alla spalle
la decisione presa a Lisbona nel 2000 dal Consiglio Europeo di investire nei prossimi
dieci anni sulla occupabilità, anche attraverso la piccola impresa. In Europa occorre
portare la dimensione dell'impresa artigiana veneta, in modo che le norme non contengano
quelle distorsioni che abbiamo potuto verificare nel decreto legislativo 626 sulla
sicurezza nel lavoro, che dava applicazione ad una serie di direttive comunitarie.
L'allargamento come opportunità. Un altro capitolo decisivo per il Veneto e per le
imprese del Veneto è quello dell'allargamento dell'Europa che si compirà entro i
prossimi cinque anni. Noi siamo per l'allargamento come condizione di pace in Europa, ma
esso deve avvenire nel rispetto delle condizioni, in modo da non determinare squilibri
nella concorrenza. Inoltre l'allargamento non deve aggravare (anzi deve contribuire a
risolvere) un tema molto sensibile nella nostra società, che è quello dello spostamento
delle persone, cui è collegata l'immigrazione clandestina.
Ritorno brevemente in conclusione all'opportuno spunto offerto dal presidente Walter Dalla
Costa nella sua relazione: quello della sicurezza alimentare.
Nasce l'agroartigianato. Ho già detto che la sicurezza akimentare costituisce una
sfida decisiva per l'Unione Europa. Ad essa è chiamata a dare risposta ovviamente il
settore agricolo. E tuttavia la sfida è più agroalimentare che esclusivamente agricola:
come Sistema Italia si tratta di consolidare, non solo attraverso l'esportazione, ma
soprattutto attraverso norme comunitarie adeguate, la scelta a favore delle produzioni di
qualità, delle produzioni tipiche e certificate. Qui entra in gioco la modernizzazione e
l'ampliamento dell'artigianato agroalimentare. Finora abbiamo parlato di
"agroindustria", intendendo che solo grandi dimensioni fossero adeguate al
mercato. Oggi è il tempo dell"agroartigianato". A vantaggio dell'economia
padovana, ma soprattutto a vantaggio della nostra salute.
25 marzo 2001
26
marzo 2001 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |