I PROSSIMI CINQUE
ANNI DELL'ULIVO
Riconoscimento al ruolo delle donne
Nuovo lavoro per la nuova famiglia
Conseguenze importanti in ambiti decisivi della vita italiana, come quello della natalità

di Tino Bedin
presidente della Giunta per gli Affari europei del Senato

La famiglia: il crocevia delle persone e della società. Il progetto che coltiviamo è quello che mondi esterni alla famiglia, ma fondamentali per la sua espressione e la sua esistenza quotidiana, come quelli del lavoro e dei servizi pubblici e privati, incontrino la famiglia.
Intendo la famiglia che viviamo, la famiglia di cui siamo membri, con le sue mutate condizioni e quindi con le sue mutate esigenze. La famiglia "multilavoro", ad esempio, che oggi è una necessità, ma che è anche un riconoscimento dei passi in avanti che le donne hanno compiuto in termini di partecipazione alla vita della società e di maggiore crescita dal punto di vista formativo della cultura, delle potenzialità e delle competenze. Oppure la famiglia nella quale è presente un solo genitore accanto ai figli.
Rispondere alle necessità della famiglia, così come essa è divenuta nel nostro paese; aprire un rapporto positivo sia verso il mondo del lavoro, sia verso una miglior fruibilità dei servizi pubblici e privati, rispondendo alle concrete necessità. Soddisfare sia le esigenze di assistenza all'interno della famiglia che di volta in volta dovessero presentarsi, sia quelle riferibili ad un tempo definito più lungo, che richiedono forme di assistenza intensiva e continuata. Questo è quanto è chiamata a fare la prossima legislatura.
Ciò avrà conseguenze in ambiti importanti della vita del paese e sul futuro. Penso in particolare alle scelte difficili sulla procreazione in cui pesano tantissimo i costi economici e sociali, l'incertezza del futuro, la scarsità dei servizi. Questo è rilevante anche per rispondere adeguatamente alla sfida più impegnativa che come padovani avremo nei prossimi cinque anni: l'Europa più grande.
Padovani in Europa. L'allargamento dell'Unione Europea ad Est è la grande opportunità per Padova. Saremo al centro geografico dell'Europa. Metteremo al centro della nuova Europa anche la vita delle famiglie e il lavoro delle imprese padovane.
Nuovo lavoro per la nuova famiglia. Una buona occupazione tiene conto della famiglia; i tempi del lavoro e quelli dei servizi vanno sempre più regolati sulla vita familiare. Un lavoro flessibile per le persone e non per il profitto è il punto di partenza.
Le aziende familiari. La dimensione familiare dell'azienda padovana è il va-lore aggiunto del loro successo. La porteremo in Italia e in Europa con questa caratteristica, come risorsa sociale e non privata.
Ragazze e ragazzi devono sapere. Forme nuove di apprendimento per i gio-vani padovani, con un sistema scolastico adeguato ai nuovi programmi. So-prattutto daremo ai giovani il sapere valorizzando i loro insegnanti: è la prima sfida.
Donne e uomini, stessa vita. E' una corsa ad ostacoli quella delle donne: so-no brave ma arrivano a sera con il fiatone. Far partecipare donne e uomini alla vita familiare e sociale è un obiettivo di stabilità e ricchezza collettive per cui la Repubblica deve impegnarsi. La conciliazione della vita familiare con quella professionale, attraverso servizi di affidamento accessibili dal punto di vista dei costi e delle distanze e di alta qualità.
La vita non è sul mercato. La vita delle persone e delle comunità non si mi-sura solo con il rendimento economico. La salute, la cultura, la dignità della persona non sono sul mercato.

Tino Bedin

21 aprile 2001

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21 aprile 2001
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