I PROSSIMI CINQUE ANNI
DELL'ULIVO
Lettera di Tino Bedin ai pensionati del collegio senatoriale di Este
La vostra vita, le vostre conquiste
non sono in vendita

Non faremo della cura una fonte di guadagno, il sistema pensionistico deve restare collettivo e non faremo commercio dell'istruzione

di Tino Bedin

 

Cari Pensionati
della Bassa Padovana e dei Colli Euganei,
la Provvidenza mi dà la ricchezza dei miei due anziani genitori con cui dialogare. Mi candido al Senato anche per loro: per quello che sono ora (nonni, pensionato lui, casalinga lei), per quello che sono stati (operaio lui, casalinga lei). Nelle leggi della nostra Repubblica desidero infatti che restino e si rafforzino le ragioni per cui voi e loro avete votato tante volte e tante volte avete combattuto. Viviamo in condizioni che oggi sono normali per la gran parte degli italiani più giovani di voi; ma voi sapete che non è così; voi ed io sappiamo che senza le vostre scelte di voto, senza il vostro impegno nel sindacato, l'Italia non sarebbe quella che è.
Questa è la vostra Italia: risultato delle vostre vite e delle vostre conquiste. Io ho scelto di stare con la coalizione dell'Ulivo e vi propongo di andare a votare per l'Ulivo e per me al Senato domenica 13 maggio perché l'Ulivo non ha messo e non metterà in vendita la vostra vita e le vostre conquiste.
Non faremo commercio della salute. Avete visto che appena ci sono stati un po' di soldi nel bilancio dello Stato abbiamo tolto i ticket sanitari proprio per gli anziani. Continueremo ad eliminare gli ostacoli economici alla salute in tutte le età, in un sistema sanitario su base universale e solidaristica. Non privatizzeremo gli ospedali; non faremo della cura una fonte di guadagno. Per questo sono contrario all'idea dell'ospedale unico della Bassa padovana finanziato dai privati e gestito da privati per trent'anni.
Non faremo commercio delle pensioni. Io credo in un sistema pensionistico pubblico, integrato da iniziative di categoria. Non vogliamo correre il rischio di affidare ai privati la tranquillità della vecchiaia: un mercato senza la concorrenza della solidarietà lo stiamo vedendo nelle assicurazioni delle auto.
Non faremo commercio dell'istruzione. I vostri figli ed i vostri nipoti hanno studiato più di voi, per merito vostro. La scuola aperta a tutti, che avete ottenuta con le vostre scelte politiche e sindacali, è la più preziosa delle vostre eredità. Io credo in un sistema scolastico nazionale destinato a tutti i ragazzi italiani, nel quale sono presenti sia lo Stato che la Chiesa che i Comuni che altre istituzioni senza fini di lucro. Abbiamo approvato la legge sulla parità scolastica anche per non fare commercio del sapere.
Cari Pensionati del mio collegio elettorale, so che alcuni tra voi ritengono che non ci siano le condizioni per un voto "chiaro". Dite che c'è confusione e per questo magari pensate che adesso vadano a votare gli altri. Certo non è facile scegliere in una politica che in televisione non vi parla quasi mai della vostra vita. Eppure poi la politica deve decidere proprio sulla vostra, sulla nostra vita. Decide della salute, della previdenza, della scuola. Decide della famiglia in cui siete e in cui volete rimanere.
Mi permetto di dirvi che anche questa volta c'è bisogno della vostra decisione, del vostro voto come avete fatto già tante volte. L'Ulivo ha un giovane candidato presidente, Francesco Rutelli, per guardare avanti, perché bisogna sempre fare meglio. Ma per guardare avanti l'Ulivo ha il cuore e gli occhi di chi, come voi, sa quanto costa la democrazia vera: quella nella quale il denaro non è in grado di comprare tutto, quella nella quale non è in vendita la vita.

Tino Bedin

Martedì 1 maggio 2001

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30 aprile 2001
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