PARTITO DEMOCRATICO

Diario / DOMENICA 14 GIUGNO 2015

Claudio Sinigaglia ringrazia i militanti padovani del PD
Ripartire con il partito che vive il territorio
La base tra sollievo e disorientamento dopo le regionali
   Sono passate due settimane dalle elezioni regionali venete e dalla clamorosa bocciatura del Partito democratico da parte degli elettori. Claudio Sinigaglia è stato confermato consigliere regionale, ma la rielezione non è stata facile: non per il consenso al candidato ma proprio per il mancato consenso al PD. Per questo stasera all'agriturismo La Scacchiera a San Gregorio di Camin il clima è di sollievo per la conferma di Sinigaglia ma soprattutto di disorientamento per il risultato generale.
Claudio Sinigaglia ha voluto ringraziare le molte persone che hanno partecipato alla campagna elettorale del Partito Democratico e che hanno sostenuto la sua candidatura. Ci sono tutte le generazioni del partito e anche tutte le sue storie politiche. Un buon gruppo - quello al quale anch'io sono maggiormente legato - ha contribuito a far nascere e crescere il Partito Popolare padovano. Ci sono le persone che si sono avvicinate alla politica nella stagione dell'Ulivo e che hanno mantenuto quella disponibilità al servizio politico. Altre ancora hanno lavorato sotto il simbolo della Margherita. E infine - e qui i giovani hanno solo quela storia - gli amici che costituiscono ora il Partito Democratico. Siamo in buon numero. La gran parte li conosco: sia quelli della città che quelli dell'Alta padovana che quelli della Bassa, con cui anch'io ho fatto campagne elettorali.
Claudio Sinigaglia presenta i risultati di una elaborazione dei voti eseguita da SVG in tutto il territorio italiano. Il partito maggiormente in difficoltà in Veneto risulta il Partito Democratico. Perde infatti, rispetto alle Europee, ben il 17 per cento dei consensi, così divisi: il 7,1 per cento degli elettori è rimasto a casa, il 4,4 ha scelto di votare per Zaia, il 3,3 ha preferito il movimento di Grillo.
Ma più che l'illusione delle elezioni europee, pesa questa sera nell'intervento di Sinigaglia (e anche nell'apporto di qualche altro dei presenti) il fatto che le aspettative fossero ben diverse. Come si fa ad avere una aspettativa elettorale così diversa dalla realtà?, si chiede il consigliere regionale, osservando che un partito solido, radicato nel territorio difficilmente avrebbe preso una simile cantonata.
Quello che è riunito qui alla Scacchiera è però un partito davvero radicato nel territorio; sono persone che hanno profonde radici di vicina; sono numerosi i sindaci e gli amministratori locali; ci sono persone del volontariato; molte le esperienze del cattolicesimo democratico. Dunque si può pensare che la batosta sia derivata anche dal fatto che si è in parte rinunciato a questo patrimonio, puntando sull'effetto nazionale. Ora questo patrimonio c'è ancora, molto concreto.
Per questo la serata ha anche il senso di una ripartenza. Ci siamo rialzati altre volte - sintetizza Claudio Sinigaglia - e ormai abbiamo capito che ogni elezione è un po' una storia a sé.
Certo, dipende da ciò che succede tra un elezione e l'altra. È il tempo nel quale ora siamo e nel quale ciascuno svolgerà con responsabilità gli impegni presi con gli elettori.

sommario

pd-018
21 agosto 2015
scrivi al senatore
Tino Bedin