Tito Zulian, va una figura storica della sinistra padovana, è morto venerdì 27 luglio a 75 anni per un'emorragia celebrale. Le esequie si svolgono lunedì 30 alle 10.30 alla Sala del Commiato del Cimitero Maggiore a Chiesanuova. L'emorragia si era manifestata nella mattina di giovedì al Pensionato Piaggi di Padova, dove da qualche mese Tito Zulian aveva scelto di risiedere, per essere libero di organizzare la propria vita. Fra i primi ad essere informati della gravità dell'evento sono stati Tino Bedin ed Elisabetta Leban, rispettivamente presidente e consigliere dell'Ira, l'Istituto da cui il Pensionato Piaggi dipende. Entrambi lunedì partecipano anche al commiato dall'amico.
Questo intellettuale, Zulian è stato tra l'altro il conservatore del Museo di Geologia e Paleontologia, che ha sede a palazzo Cavalli alle Porte Contarine, è stato un generoso militante di partito da Pci ai Ds al Partito Democratico. Con Tino Bedin la collaborazione e l'amicizia si erano costruite a partire dalla campagna elettorale per il Senato nel 1966 nella Bassa Padovana. In particolare nell'Estense e Montagnanese Zulian aveva costruito attorno al senatore Tino Bedin una fitta rete di militanti, gruppi e istituzioni che contribuirono alla vittoria dell'Ulivo. Quell'amicizia continuata negli anni aveva avuto nuovi motivi con il trasferimento di Tito Zulian al Piaggi, all'interno del quale aveva portato la sua capacità di osservazione, di proposta, di sorriso. Suo era un progetto a cui Tino Bedin ed Elisabetta Leban avevano dato attenzione: un collegamento tra gli anziani di Padova e quelli di Asiago, la città di origine di Tito. Ora quel progetto diventerà un modo per ricordarlo.
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