EUROPEI

Diario / GIOVEDÌ 28 GENNAIO 2016

Presentazione nella sede regionale del Partito Democratico
I finanziamenti europei al Veneto
per il sostegno alle persone

Opportunità per associazioni, cooperative, istituzioni
   C'è anche l'Europa della società, prendiamocela. L'invito non è in questi termini, ma il senso politico dell'iniziativa presa da Claudio Sinigaglia, consigliere regionale del Partito Democratico, sta in questo messaggio: l'Unione Europea non è solo quella del deficit e del mercato; l'Unione è attivamente impegnata a ridurre diseguaglianze e a sostenere i cittadini e gruppi in difficoltà, in particolare attraverso il Fondo Sociale europeo.
Proprio sull'utilizzo del Fondo Sociale europeo in Veneto Sinigaglia ha organizzato assieme al capogruppo Alessandra Moretti e alla collega Francesca Zottis un incontro nella sede regionale del Partito Democratico in piazza De Gasperi a Padova. Destinatari della proposta sono prevalentemente associazioni, cooperative ed istituzioni che operano in ambito sociale. È la prima volta che il Partito Democratico si prende cura di questa materia, sottolinea Claudio Sinigaglia introducendo il pomeriggio di lavoro: la ragione è che le risorse regionali destinate al Sociale sono sempre meno e non volendo arrendersi ed arretrare è indispensabile utilizzare i fondi europei, con i quali sarebbe possibile attivare iniziative ed investimenti per 188 milioni di euro.
La parte tecnica dell'informazione è affidata a Patrizia Loiola, veneziana, esperta di politiche europee e di iniziative sociali. Molto esperta anche la consigliera regionale Francesca Zottis, che alle competenze professionali ora aggiunge anche le conoscenze istituzionali e politiche. Interessanti opportunità di finanziamento sono contenute in alcuni obiettivi del Fondo sociale europeo in Veneto: riguardano ad esempio la promozione dell'occupazione e il sostegno alla mobilità sociale, oppure la promozione dell'inclusione sociale e la lotta contro la povertà. In particolare i presenti sono interessati ai programmi di inclusione sociale, anche in conseguenza della forte riduzione della ricchezza pro-capite in Veneto che tra il 2007 e il 2013 è scesa di 3.600 euro, cioè di 300 auro al mese.
Patrizia Loiola avverte che nella programma zione regionale è il valore della rete, cioè stabile alleanze fra vari soggetti. Inoltre l'Unione Europea non finanzia quello che c'è ma l'innovazione, favorisce cioè la ricerca e la sperimentazione di soluzioni nuove per l'inclusione sociale. Francesca Zottis ribadisce uno dei pilastri di "Europa 2020" è proprio il sociale, ma avverte che proprio la scarsità di risorse locali ha causato maggiore competitività alzando in alto la qualità dei progetti presentati.
I relativi bandi sono in fase di stesura e saranno pronti a primavera. Era però utile segnalare queste opportunità fin da subito, proprio per favorire la ricerca di "reti progettuali".
C'è dunque una "buona Europa" che attraverso il Fondo Sociale europeo la Regione Veneto può contribuire a realizzare. All'incontro dei consiglieri regionali del Partito Democratico lo si è capito. Importante ora è aver voglia appunto di essere all'altezza di questa proposta europea, faticando nella progettazione certo, ma coscienti che la cittadinanza europea sarà possibile proprio attraverso l'inclusione delle persone. L'euro da solo - lo stiamo vedendo - non ce la farà.

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eu-119
26 febbraio 2016
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Tino Bedin