Ulivo e Afghanistan

Il Parlamento italiano dovrà votare nei prossimi giorni sulla richiesta delle forze anglo-statunitensi di ampliare la presenza militare italiana in Afganistan, con l'invio di 1.000 alpini che dovrebbero sostituire altrettanti soldati inglesi destinati all'attacco all'Iraq. Si tratterebbe di fatto del primo concreto contributo italiano alla prossima guerra del Golfo, senza nemmeno che il Parlamento abbia ancora deciso nulla in merito.
Ci rivolgiamo a Lei, come nostro rappresentante pregandola di opporsi a ciò e comuque di opporsi a qualunque decisione sulla presenza italiana in Afganistan prima di una posizione definitiva del Parlamento sulla gerra all'Iraq.
Da parte nostra le assicuriamo che faremo tutto quanto è nelle nostre possibiltà, con mezzi nonviolenti, per evitare che il nostro paese venga coinvolto direttamente o indirettamente in una guerra che viola la Carta dell'Onu e la nostra stessa Costituzione.

*Italia, 3 ottobre 2002*
C'è un collegamento con la situazione dell'Iraq No all'invio di nuovi soldati italiani in Afghanistan Ma la loro presenza è utile sotto il comando delle Nazioni Uniti e con comnpiti di polizia
Il Parlamento italiano dovrà votare nei prossimi giorni sulla richiesta delle forze anglo-statunitensi di ampliare la presenza militare italiana in Afganistan, con l'invio di 1.000 alpini che dovrebbero sostituire altrettanti soldati inglesi destinati all'attacco all'Iraq. Si tratterebbe di fatto del primo concreto contributo italiano alla prossima guerra del Golfo, senza nemmeno che il Parlamento abbia ancora deciso nulla in merito. Ci rivolgiamo a Lei, come nostro rappresentante pregandola di opporsi a ciò e comuque di opporsi a qualunque decisione sulla presenza italiana in Afganistan prima di una posizione definitiva del Parlamento sulla gerra all'Iraq. Da parte nostra le assicuriamo che faremo tutto quanto è nelle nostre possibiltà, con mezzi nonviolenti, per evitare che il nostro paese venga coinvolto direttamente o indirettamente in una guerra che viola la Carta dell'Onu e la nostra stessa Costituzione.
	Rossella Albertini (Sommacampagna, Verona), Paola Antolini (Genova), Carla Astolfi (Ravenna), Giancarlo Baldinotti (Bologna), Ulisse Bana (Brescia), Giuseppe Basile (Berlino), Adriana Benvenuti (Pontedera), Luca Bettella (Noventa Padovana), Giovanna Bianchi (Pontremoli), Luca Bolognesi (Genova), Jacopo Bonora (Bologna), Cristina Bregoli (Genova), Maria Rosaria Buono (Marano, Napoli), Valter Bovolenta (Arona), Luca Caiazzo (Napoli), Emma Camiglia (Genova), Lisa Cancelliero (Pianiga, Venezia), Renato Caponi (Torino), Elisa Cappellini (Cernusco sul Naviglio), Maura Capuano (Reggio Emilia), Elisa Chiarani (Arco, Trento), Sandra Cirri (Scandicci, Firenze), Fabio Clerici (Chiari), Mauro Cociglio (Torino), Janos Cont (Varese), Stefano Costa (Como), Gianmarco Costini (Genova), Eletta Cucuzza (Roma), Massimo Dalla Giovanna (Genova), Luigi De Crignis (Rho), Letizia Debetto (Viareggio), Maria Grazia Doneddu (Iglesias), Stefano De Toni (Trento), Claudia Fanti (Roma), Valeria Ferrari (La Spezia), Marco Foschi (Civitavecchia), Duilio Galioto (Civitavecchia), Massimiliano Gallo (Nettuno), Davide Gambardella (Pozzuoli), Giulio Gambardella (Pozzuoli), Claudio Gavezzi (Bergamo), Letizia Gianformaggio (Firenze), Francesca Giovagnoli (Roma), Michele Gramazio (Foggia), Massimo Gravino (Padova), Nicola Graziani (Roma), Cristiana Griffoni (Bologna), Adriana Guazzoni (Arona), Erika Lalli (Civitavecchia), Claudia Lodesani (Vignola, Modena), Viviana Macis (Cagliari), Gian Paolo Marcucci (Lucca), Silvia Margutti (Milano), Maria Marzapane (Firenze), Loredana Matteucci (Camaiore), Barbara Melotti (Roma), Sara Michieletto (Sppinea), Alberto Moni (Sant'Angelo di Piove di Sacco, Padova), Alida Montalti (Forlì), Anna Murru (Orani, Nuoro), Pasquale Paciello (Carinaro, Casera), Adriano Padovani (Torino), Marco Palomba (Iglesias), Elvira Pannullo (Napoli), Michele Pavesi (Milano), Antonio Peratoner (Udine), Fabio Percolesi (Torino), Luciano Persico (Marano, Napoli), Giuseppe Petrozzi (Firenze), Lucia Piacentini (Reggio Emilia), Paolo Pini (Roma), Sara Polato (Noventa Padovana), Michele Puccio (Palermo), Gianluca Reali (Genova), Luisa Recchia (Napoli), Rossana Roli (Modena), Silvia Romei (Vicchio, Firenze), Chiara Ruggi (Barga, Lucca), Giorgio Salvi (Verona), Luca Salvi (Verona), Paola Salvi (Roma), Roberto Sangalli (Lodi), Davide Scaglianti (Ferrara), Andrea Scaioli (Forlì), William Scaltriti (Erba), Paola Scalzotto (Forlì), Francesco Scattolin (Mgliano Veneto), Giovanna Segalerba (Genova), Manuela Serra (Genova), Luca Silvestri (Roma), Miriam Silvestri (Venezia), Valentina Silvestri (Venezia), Anna Spicciani (Agnano, Pistoia), Maurizio Taborelli (Calvagese, Brescia), Rosa Taschin (Ravenna), Alessandro Tassi (Firenze), Andrea Todon (Udine), Davide Trevisanello (Salzano), Ruggero Triani (Pontremoli), Angelo Tumino (Crespina, Pistoia), Claudia Vago (Busana, Reggio Emilia), Italo Vago (Chiavari), Milena Valli (Sondrio), Valeria Viganò (Milano), Nicoletta Zampriolo (Viareggio), Andrea Zanello (Casale Monferrato, Alessandria), Giuseppe Zito (Roma)

Risponde Tino Bedin Quello che lei propone è solo un aspetto del problema. Io credo che ad un anno dall'operazione "Libertà duratura" si possa fare un bilancio dell'intervento, che è stato positivo in molte sue parti; verificare gli obiettivi raggiunti e quindi decidere una più aggiornata presenza sia internazionale che italiana. In particolare io ritengo che oggi la presenza italiana abbia valore (e vada sostenuta) all'interno delll'operazione dell'Onu sul condolidamento delle istituzioni afghane (operazione Isaf), ma non nella continuazione di "Enduring Freedom".
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