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La cappellina del Cuamm in via San Francesco a Padova è insufficiente a contenerci tutti. Nell'omelia don Dante Carraro, il direttore, racconta di averlo previsto ma di aver preferito celebrare qui la "messa di compleanno" di don Luigi Mazzucato, perché è stato uno dei luoghi della lunga e operosa vita dello storico direttore.
Venerdì 8 gennaio 2016: è l'ottantanovesimo compleanno di don Luigi, ma questo prete dell'Africa non numera più gli anni perché è entrato nell'eternità. L'8 gennaio era però una data scritta nell'agenda di molte persone: lo si vede dalle presenze alla santa messa, cui concelebrano con don Dante anche altri preti di diverse esperienze pastorali, ma accomunati dal legame con don Luigi Mazzucato. Anche noi laici presenti siamo qui tutti per ricordarci dell'amicizia che don Luigi ci ha affidata e che non finisce solo perché il 26 novembre scorso egli ha concluso la parte terrena della sua vita. È il segno di una benedizione che continuerà ad accompagnare la Chiesa padovana e il Cuamm per molti anni ancora.
Della mia esperienza di consigliere di amministrazione del Cuamm per molti anni, compresi quelli del passaggio della direzione da don Mazzucato a don Carraro, restano insegnamenti decisivi. Ne ricordo uno, che non riguarda solo me, visto che è stato scelto anche per il ricordo "ufficiale" di mons. Luigi Mazzucato: l'insegnamento della libertà. L'ha riassunto egli stesso nella lectio magistralis dell'11 novembre 2010 nell'Aula magna del Bo, dove l'Università di Padova gli conferiva la laurea honoris causa in Diritti umani.
"Il principio guida del Cuamm è sempre stato quello della libertà. Libertà nella scelta delle iniziative da intraprendere per realizzare gli obiettivi della propria missione: prendersi cura dei malati, i più poveri, nei paesi più poveri, nelle aree più sprovviste e per le fasce più deboli e bisognose della popolazione. Io ho sempre detto: poveri ma liberi, non condizionati dalle convenienze, guardando solo dove maggiori sono le sofferenze e le necessità, mossi dalla ricerca della verità che fa liberi, secondo lo Spirito del Signore che è Spirito di libertà".
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