COMUNITÀ INTERNAZIONALE

MERCOLEDÌ 16 LUGLIO 2014

Manifestazione a Padova
In corteo per la pace, la libertà, la giustizia
in Palestina e Israele

Papa Francesco: non rassegnarci a che la violenza e l'odio prendano il sopravvento sul dialogo
   Con oltre un centinaio di persone ho partecipato alla manifestazione per la pace in Terra Santa, che si è svolta mercoledì 16 luglio in centro a Padova. Ci siamo trovati alle 19 davanti al municipio e all'università, luoghi simbolo della democrazia e della tolleranza. Da qui in corteo, con persone delle associazioni, dei centri sociali, del volontariato e dei partiti (c'era anche il segretario provinciale del Partito Democratico Massimo Bettin) abbiamo sfilato per il liston, via Verdi, via Dante, le piazze e siamo tornati davanti a municipio e università. Ci precedeva un grande striscione con scritto: "Stop al massacro, stop all'occupazione. Palestina libera".
Il corteo di Padova si aggiunge ad altre manifestazioni di oggi 16 luglio in Italia. Oggi in molte città italiane manifestano molte persone che credono nella pace e nella nonviolenza, per la pace, la libertà, la giustizia in Palestina e Israele.
Non bisogna rassegnarsi alla guerra e alle sue "ragioni". La sfida della pace e della pacificazione va comunque affrontata. Domenica scorsa all'Angelus Papa Francesco ce ne ha ben ricordate le ragioni, con un'invocazione che si è fatta preghiera e che riporto.
Rivolgo a tutti voi un accorato appello a continuare a pregare con insistenza per la pace in Terra Santa, alla luce dei tragici eventi degli ultimi giorni. Ho ancora nella memoria il vivo ricordo dell'incontro dell'8 giugno scorso con il Patriarca Bartolomeo, il Presidente Peres e il Presidente Abbas, insieme ai quali abbiamo invocato il dono della pace e ascoltato la chiamata a spezzare la spirale dell'odio e della violenza. Qualcuno potrebbe pensare che tale incontro sia avvenuto invano. Invece no! La preghiera ci aiuta a non lasciarci vincere dal male né rassegnarci a che la violenza e l'odio prendano il sopravvento sul dialogo e la riconciliazione. Esorto le parti interessate e tutti quanti hanno responsabilità politiche a livello locale e internazionale a non risparmiare la preghiera e a non risparmiare alcuno sforzo per far cessare ogni ostilità e conseguire la pace desiderata per il bene di tutti. E invito tutti voi ad unirvi nella preghiera. In silenzio, tutti, preghiamo.
Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace. Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: "mai più la guerra!"; "con la guerra tutto è distrutto!". Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace... Rendici disponibili ad ascoltare il grido dei nostri cittadini che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono. Amen.

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16 luglio 2014
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Tino Bedin