i-c28

Una rete civica
garantirà più trasparenza

Cadoneghe deve costruire le sue strade digitali

di Alberto Savio

Le città digitali, ovvero le reti via Internet organizzate dalle pubbliche amministrazioni, continuano a crescere. A fine ’97 erano 536. Nel ’98 erano diventate 1.121. A ottobre ’99 1.355 (dati Rapporto 1999 "Le città digitali in Italia" RUR-Censis-Assinform). I nuovi strumenti telematici stanno cambiando radicalmente l’organizzazione interna dei comuni, delle province e delle regioni. Concetti attualmente in uso come "customer satisfaction", qualità totale, marketing dei servizi, fino a poco tempo fa prerogativa esclusiva del settore privato, stanno ora invadendo il campo della pubblica amministrazione, grazie all’introduzione di strumenti di comunicazione avanzata come l’e-mail e i servizi on line.
Il numero di reti civiche sorte negli ultimi tempi in tutto il territorio nazionale non deve tuttavia ingannare: sono solo una minoranza quelle che consentono una comunicazione diretta via e-mail con l’amministrazione. La maggior parte si limita a rendere pubbliche le informazioni sui concorsi e sulle gare d’appalto, sulle attività di governo, sugli eventi locali e sul tempo libero.
Si tratta quindi di reti civiche che possiedono un basso grado di interattività, ma è indubbio che questa sia la strada da percorrere nella direzione di una sempre maggior partecipazione e trasparenza tra cittadino e amministrazione comunale. Una strada che anche il Comune di Cadoneghe è chiamato a percorrere, assieme alla riorganizzazione complessiva di tutti gli uffici e del loro rapporto con il cittadino-utente, per acquisire una maggior capacità competitiva.

SOMMARIO


5 marzo 2000
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