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Il primo bilancio costruito con il contributo
dell’intesa civica Il Ponte

Abbassata l’Ici sull’abitazione
Alle spese comunali
si contribuisce in base al reddito

L’obiettivo è che ogni cittadino possa sviluppare le sue capacità e i suoi sogni

Il primo bilancio proposto al Consiglio comunale dall’attuale Giunta ha un obiettivo principale: mettere in condizione tutti i cittadini, sia come persone che nelle aggregazioni via via più ampie (famiglie, imprese, associazioni, comunità e zone territoriali), di realizzarsi secondo le loro aspirazioni e capacità, creando le condizioni più favorevoli. I mezzi sono due: reperire le risorse applicando una tassazione il più possibile equa, offrire buoni servizi e investire in opere necessarie alla cittadinanza.

La politica della casa
"La casa è il bene più facile da tassare, ma è anche quello che più sta a cuore alle famiglie che vi hanno dedicato una vita di sacrifici" afferma Paolino Beccaro, assessore al bilancio. "Per questo abbiamo voluto ridurre in modo molto consistente l’Ici sulla prima casa, estendendo l’agevolazione a quelle abitazioni che, pur non essendo principali, rispondono però a bisogni familiari". Infatti, mentre si conferma l’aliquota base al 6,6 per mille, per la prima casa si riduce al 5,3 per mille, portando la detrazione da 200.000 a 350.000 lire.
Questo trattamento viene esteso anche alla seconda casa concessa in uso gratuito a figli o genitori, e alle abitazioni di persone anziane che sono andare a risiedere in case di riposo, purché non siano affittate. Ai portatori di handicap viene inoltre riconosciuta un’ulteriore detrazione fino a un massimo di 500.000 lire.

Asporto rifiuti urbani fognatura e depurazione
In attesa di rendere operativo il passaggio da tassa a tariffa, la Tarsu viene ritoccata in modo che si avvicini gradualmente a coprire il costo del servizio: dal 72 per cento dell’anno scorso, nel 2000 deve coprire l’80 per cento. Il gettito dal canone della fognatura e della depurazione aumenterà solo per effetto dell’aumento di famiglie e di attività, mentre non ci sarà alcuna tassazione sui passi carrai.

Niente addizionale Irpef fino a 50 milioni
L’alleggerimento dell’Ici sulla prima casa viene compensato con l’applicazione della addizionale Irpef. In tal modo si chiamano tutti i cittadini residenti, sulla base del reddito, a contribuire alle spese del proprio Comune, il quale non può contare su maggiori trasferimenti statali nè per realizzare nuovi investimenti né per far fronte ai costi sempre più decentrati dello stato sociale, in particolare per l’assistenza e per le nuove povertà. L’addizionale Irpef (0,2 per cento) è stata applicata per la misura strettamente necessaria a coprire il minor gettito Ici, pari a 610 milioni, e comunque si è badato a escludere i redditi familiari imponibili fino a 50 milioni dei cittadini in affitto, con figli.
Aumentare la detrazione Ici anziché ridurre l’aliquota Irpef è stata una scelta che l’assessore Beccaro e la componente tutta del Ponte considerano qualificante. In tal modo vengono favoriti coloro che hanno una rendita catastale più bassa, come si vede dalla tabella riportata a pagina 6. Il beneficio, cioè un minor prelievo fiscale, si realizza fino a un reddito imponibile di 75 milioni Tutto questo è segno della volontà di eliminare progressivamente la tassazione sulla prima casa.

Tariffe invariate
Per non aggravare le spese familiari, le tariffe dei servizi comunali resteranno invariate per tutto il 2000. Analogamente, per non aggiungere altri costi alle attività imprenditoriali, resteranno invariate sia la tassa sulla pubblicità sia la tassa per l’occupazione di spazi pubblici.


SOMMARIO


5 marzo 2000
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