i-c19

Dalla Finanziaria al Bilancio di Cadoneghe
Si realizza nella casa una concreta
politica per la famiglia

Così il federalismo municipale è vantaggioso

di Tino Bedin

Nel 2000 pagheremo meno tasse sulla casa in cui abitiamo. Ne pagheremo meno come italiani; ne pagheremo meno come cittadini di Cadoneghe. Nella Legge Finanziaria abbiamo aumentato ad 1 milione ed ottocentomila lire il tetto per l’esenzione dall’Irpef della casa di abitazione. Raddoppiata anche la detrazione per le famiglie che vivono in affitto. Nel primo bilancio di previsione del Comune di Cadoneghe cui ha collaborato l’intesa civica Il Ponte è stata quasi raddoppiata (da 200 a 350 mila lire) la detrazione Ici sulla prima casa. La compartecipazione dei cittadini alle spese del comune viene richiesta non perché hanno la casa in cui vivono, ma in base al reddito (e sono stati esentati i redditi familiari fino a 50 milioni di chi è in affitto e ha quattro figli e altri familiari a carico).
Anche questa è politica; anzi questa è la politica vera, quella che viene richiesta alle istituzioni, al Parlamento e al Consiglio comunale di Cadoneghe. L’intesa civica Il Ponte ha puntato sulla casa per due ragioni: è indispensabile che ci sia coerenza fra i diversi livelli istituzionali, in modo da assicurare alle famiglie che la direzione in cui si va è precisa e condivisa e non casuale; in secondo luogo, occorre cominciare a fare ordine nel "federalismo fiscale" trasferito a livello municipale, in modo da non ripetere a livello di Cadoneghe gli errori, le dimeticanze e le superficialità che a livello nazionale hanno reso il fisco complicato, a volte ingiusto, certamente eccessivo e quindi "nemico". In questi anni la maggiorana parlamentare ed i governi dell’Ulivo hanno provveduto ad una progressiva semplificazione fiscale (i cui primi segni cominciano a diventare concreti), hanno realizzato una redistribuzione dei poteri che a buona ragione possiamo definire federalistica. A Cadoneghe la maggioranza di centrosinistra sta rendendo efficaci questi decisioni in modo che i cittadini ne traggano il massimo vantaggio, anche con politiche innovative, come quella che è stata avviata con il bilancio.
L’innovazione deve essere il filo conduttore delle scelte e delle attività del Comune di Cadoneghe. Certamente occorre gestire bene l’esistente, ma la buona gestione non basta più: dalla viabilità, al personale, dalla progettazione del territorio ai servizi alle famiglie, occorre innovare. Sappiamo infatti che a Cadoneghe, come altrove, le risposte del passato non sono più adeguate. Questa ricerca non può essere fatta solo dall’amministrazione comunale: il criterio della codecisione con altre componenti della nostra società municipale va affermato e precisato. Anche per rendere possibile scelte condivise con i cittadini l’intesa civica Il Ponte si fa giornale.


SOMMARIO


5 marzo 2000
webmaster@euganeo.it
home page
il collegio senatoriale di
Tino Bedin