CADONEGHE |
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Diario / DOMENICA 21 MARZO 2021 |
Assemblea degli iscritti al circolo del Partito Democratico ![]() |
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Enrico Letta interroga i Democratici di Cadoneghe Pronti al confronto con le idee e bisogni della comunità |
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![]() ![]() Il segretario Daniele Toniolo e il direttivo del circolo di Cadoneghe hanno preso alla lettera la proposta e - nelle inconsuete modalità imposte dalla pandemia - vogliono impegnare ogni singolo iscritto nelle risposte al segretario nazionale. È già iniziata, contestualmente alla convocazione della riunione online di domenica 21 marzo, anche la settimana di dialoghi telefonici individuali con gli iscritti che scelgono questa modalità. Componenti del direttivo stanno dialogando con gli iscritti sui temi proposti da Letta e ne ricavano gli orientamenti. Per questo dialogo telefonico viene proposto come filo conduttore il partito, nella sua natura e nelle sue aperture verso l'esterno. È anche il filo conduttore della riunione di domenica, che ho il compito di guidare come presidente dell'assemblea degli iscritti. Ci sono iscritti (una presenza ancora limitata, ma il valore del contributo che ciascuno dà è amplificato dalla novità dell'esperienza), il segretario Daniele Toniolo, i membri del direttivo e Gianluca Gaudenzio, componente dell'assemblea nazionale del PD e della segreteria provinciale. In molti, dunque a dare risposte, ma soprattutto a segnalare un clima: le persone presenti sono fiduciose, pronte ad impegnarsi nella comunità di Cadoneghe e a farlo non da sole ma assieme ad altri, anche con idee diverse ma con obiettivi condivisi. È un clima che il segretario Daniele Toniolo sintetizza come nuovo punto di partenza alla fine dell'assemblea: "Noi democratici di Cadoneghe abbiamo chiesto che fossero ritirate le dimissioni di Nicola Zingaretti e la sua riconferma, ma le motivazioni che hanno portato alla scelta di Enrico Letta e la continuità di una linea politica ci sembrano positivi. Come ha detto Enrico Letta, non serve un nuovo segretario serve un nuovo PD. Questo non deve impegnare solo il nuovo segretario, la nuova assemblea nazionale, ma tutti noi che dobbiamo parlare con le persone per condividere quello che vogliono, per costruire insieme a loro le idee per Cadoneghe". In effetti, le modalità e i contenuti delle dimissioni di Nicola Zingaretti avevano creato disorientamento. Il Partito Democratico ha però dimostrato di essere in grado di costruire prospettive anche nella difficoltà. Ne è stato capace perché è un partito che ha molte risorse, sia di contenuti sia di idee: a volte troppe, tanto che mostra cosa possa essere stata la torre di Babele. In questa circostanza ha trovato la soluzione immediata per la disponibilità di Enrico Letta e per il lavoro di tutti a partire dal contributo di Nicola Zingaretti. Ne dà testimonianza lo stesso Letta in un passaggio iniziale della relazione all'assemblea nazionale che forse non essere stato colto appieno nei commenti: "A Nicola Zingaretti mi legano una grande amicizia e sintonia, abbiamo fatto molte cose insieme e insieme ne faremo. Ti ringrazio per avermi cercato". A dare fiducia agli iscritti è anche il fatto che ora il Partito Democratico ha una prospettiva temporale chiara: le elezioni parlamentari del 2023. Anche questo è sottolineato come un successo: Enrico Letta non c'è un traghettatore; non c'è una soluzione destinata a salvare il Partito Democratico. La segreteria di Enrico Letta è una proposta che riguarda principalmente gli italiani, il segnale che nel tempo del governo di tutti, nel tempo del governo Draghi, il Partito Democratico costruirà le condizioni per una proposta politica alternativa alla Lega e alla Destra. |
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ca-166 21 aprile 2021 |
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