CADONEGHE

Diario / MERCOLEDÌ 25 OTTOBRE 2017

Il congresso di Circolo programmato per sabato 18 novembre
Come scegliere il nuovo segretario
del Partito Democratico di Cadoneghe

Suggerimenti per favorire il ruolo degli iscritti
   Il Partito Democratico Veneto ha avviato la fase congressuale a livello provinciale e locale e anche il direttivo del Circolo di Cadoneghe ha iniziato il percorso. Ne riferisce il segretario Mario Giacomini in una riunione che si svolge nella Casa del Lavoratore. Vi partecipo anch'io, invitato come "esperto". Giacomini informa che il congresso comunale del Partito Democratico di Cadoneghe si terrà nel pomeriggio di sabato 18 novembre nella sala Italo Calvino della Biblioteca comunale. Riferisce anche che si sono manifestate disponibilità alla assunzione della segreteria, lasciando intendere che non è sua intenzione continuare l'attuale impegno.
Il mio contributo allo svolgimento del congresso ha come obiettivo il coinvolgimento degli iscritti, non essendo né di mia competenza né di attualità la scelta politica.
Il Regolamento regionale per lo svolgimento delle Assemblee elettive dei Circoli del Partito Democratico è ovviamente da rispettare, sia nello spirito che nella lettera. In questo quadro mi sembrano comunque possibili adattamenti alla situazione locale, con l'obiettivo di arricchire la partecipazione politica degli iscritti. In particolare è opportuno concordare con la segreteria provinciale del Partito alcuni adattamenti degli articoli 9 e 10 del Regolamento.
Articolo 9 - Modalità di svolgimento delle assemblee di Circolo
Lo spirito dell'articolo è quella di garantire "la più ampia possibilità di intervento degli iscritti": partecipazione da intendere non solo come "parola" ma anche come "disponibilità" (candidatura).
Suggerisco di valutare - sulla base dell'esperienza - che l'Assemblea sia prevista in due momenti: ad esempio, sabato 18 e sabato 25 novembre. La prima parte può essere dedicata a:
- Relazione del Segretario sulla vita del Circolo con il direttivo che si conclude;
- Relazione del Sindaco sulle prospettive amministrative di Cadoneghe fino alla conclusione del mandato;
- Relazioni programmatiche dei candidati Segretario di Circolo;
- Presentazione dei candidati al Direttivo di Circolo.
La seconda parte può essere dedicata a:
- Apertura dei seggi e operazioni di voto;
- Interventi degli iscritti;
- Interventi programmati dei membri dell'Amministrazione comunale (Giunta e Consiglio);
- Interventi programmati di Rappresentanti della Società civile; - Conclusioni del Rappresentante della Segreteria provinciale del Partito.
Poiché i nuovi organi del Circolo sono destinati a preparare e condurre anche il rinnovo dell'Amministrazione comunale, l'Assemblea comunale potrebbe diventare l'inizio della "campagna elettorale", intesa come ascolto dei cittadini e proposta del Partito Democratico.
Articolo 10 - Elezione del Segretario e del Direttivo di Circolo
La struttura individuata dal Regolamento è molto rigida, probabilmente ispirata ad una esigenza di "governabilità" forse più adatta alle Istituzioni che al Partito.
Sempre con l'obiettivo di valorizzare la partecipazione degli iscritti, suggerisco all'Esecutivo di presentare preventivamente alla Direzione provinciale, alcuni adattamenti.
Preferenze - Al posto della nomina per ordine di lista, l'elezione avviene con l'espressione di preferenze. Ogni iscritto può indicare fino a 4 preferenze con l'alternanza di genere (con le regole delle elezioni comunali).
Candidatura unitaria - Nel caso che all'Assemblea si arrivi con una candidatura unitaria (mi pare un obiettivo del segretario Mauro Giacomini) prevedere il collegamento del candidato segretario a due o più liste. L'iscritto potrà votare una sola lista scegliendo i candidati di quella lista attraverso le preferenze.
La presentazione di più liste è una "necessità". Il Regolamento congressuale (art. 8.3) prevede infatti che le "liste… non possono contenere un numero di candidati ai Direttivo superiore al numero massimo previsto di componenti elettivi dell'organismo". Una candidatura unitaria con una sola lista determina quindi il massimo del "blocco": tutto è prestabilito e basterà… alzare la mano. Con due o più liste si dà l'opportunità agli iscritti (meglio se con le preferenze) di scegliere i componenti del direttivo. I criteri della formazione delle liste possono essere sia tecnici (ordine alfabetico che continua da una lista all'altra…) che politici (la segnalazione che diverse sensibilità sono riuscite a convergere in una sola candidatura).
L'obiettivo della possibilità di scelta si può raggiungere anche con una lista unica, a condizione di ottenere anche per questo una deroga, cioè che essa sia formata dal doppio dei componenti da eleggere.
Senza questi adattamenti, soprattutto in caso di candidatura unitaria, gli iscritti si troveranno di fronte ad una soluzione interamente preconfezionata e si sentirebbero totalmente irrilevanti nella decisione.
Riguardo all'esito del Congresso, pare anche a me che una candidatura unitaria sia da preferire. Anzi mi piacerebbe che agli iscritti venisse presentata una squadra: segretario politico, segretario aggiunto (in alternanza di genere), segretario organizzativo (pur se il voto riguarderà solo il segretario politico).

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27 ottobre 2017
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Tino Bedin