CADONEGHE |
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Diario / VENERDÌ 21 APRILE 2017 |
Mirco Gastaldon illustra la situazione ![]() |
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Le esigenze urbanistiche di Cadoneghe e la prossima legge regionale sul suolo Un approfondimento nel circolo del Partito Democratico |
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![]() ![]() Dal punto di vista della mobilità, il tema più sentito è attualmente l'accesso alla strada regionale del Santo nelle ore mattutine. Il "tappo" di Pontevigodarzere ha via via dirottato sull'accesso di Cadoneghe Sant'Andrea della Regionale 308 un crescente flusso di veicoli diretti a Padova. In momenti limitati della giornata si verificano dei blocchi anche a questo accesso. Soprattutto il traffico diventa insostenibile per i residenti lungo l'asse via Gramsci via Matteotti e via Garibaldi, tanto da far tornare di attualità la realizzazione di una strada alternativa per arrivare alla Regionale 308. Si tratta - osserva giustamente Mirco Gastaldon - di un intervento molto costoso, per il quale è difficoltoso non solo trovare le risorse finanziarie ma anche immaginarle. Un'ipotesi più realistica potrebbe essere intanto quella di un accesso in sola entrata (che è il punto dolente oggi) rinviando l'attuazione anche dell'uscita (il flusso di veicoli in uscita è infatti scaglionato nelle ore del giorno e oggi non crea problemi). C'è però da osservare che la soluzione ottimale - che non dipende in nessun modo dal Comune di Cadoneghe - sarebbe la realizzazione da parte di Veneto Strade della seconda carreggiata della Regionale 308 almeno fino allo svincolo Bragni-Bagnoli, che diventerebbe così più recettivo in entrata, sgravando parte del traffico allo svincolo di Cadoneghe Sant'Andrea. Altro impegno dal punto di vista urbanistico è la continuazione del "Piano delle acque" avviato già nella prima amministrazione guidata da Mirco Gastaldon e proseguito con impegno sia nella seconda amministrazione Gastaldon sia nell'attuale amministrazione guidata da Michele Schiavo. Gli interventi fin qui attuati hanno fortemente ridotto i rischi di allagamenti, ma il Piano delle Acque non è ancora completo e occorre continuarne l'attuazione. Tutte due queste situazioni si potranno affrontare anche con accordi con privati che intendano proporre interventi urbanistici significativi nel territorio. All'amministrazione comunale sono pervenute delle proposte che possono costituire delle alternative a quelle già recepite negli strumenti di programmazione territoriale e non ancora realizzate dai privati. Dalla riflessione della serata, nella quale interviene anche il sindaco Michele Schiavo, emerge l'orientamento utilizzare - senza impegni con i privati in questa fase - gli strumenti necessari per poter disporre di più opzioni nel momento in cui la Regione Veneto approverà definitivamente la legge sul consumo di suolo. In quel momento, avendo a disposizione più proposte da parte dei privati, il Comune potrà vare una valutazione realistica di quello che può ottenere sia in termini di riqualificazione del territorio sia in termini finanziari ed avviare sia il confronto con i cittadini sia la trattativa con i privati. |
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ca-146 22 giugno 2017 |
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