CADONEGHE |
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Diario / DOMENICA 2 APRILE 2017 |
Adesioni in crescita: quest'anno sono 172 ![]() |
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La convenzione del più numeroso circolo del Partito Democratico Deve continuare il tradizionale impegno a "tenere insieme" la comunità |
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![]() ![]() A fare da garante per il Partito provinciale, poiché ci sono adempimenti formali da compiere, come l'elezione dei candidati all'assemblea provinciale, c'è Leopoldo Marcolongo: è stato sindaco di San Giorgio in Bosco e con lui ho collaborato fin dalla mia prima legislatura, quando ero senatore dell'Alta Padovana. Ad organizzare i lavori dell'assemblea c'è invece Daniele Toniolo, presidente del Consiglio comunale di Cadoneghe. La candidatura di Andrea Orlando è presentata da Gianluca Gaudenzio, già consigliere comunale a Padova e dirigente provinciale del Partito. La mozione di Matteo Renzi è illustrata da Alessandro Bisato, sindaco di Noventa Padovana e candidato alla segreteria regionale del Partito. Per la mozione di Michele Emiliano, presidente regionale della Puglia, non è arrivato a Cadoneghe nessuno: si incarica Daniele Toniolo di fornire gli elementi essenziali di valutazione leggendo alcuni estratti della mozione. Tocca agli iscritti. Sono abbastanza ma non tutti; qualcuno verrà poi a votare. Gli interventi sono tutti a sostegno della mozione di Matteo Renzi: propositivi in genere, anche se non mancano asperità in qualcuno che "rimpiange" l'occasione persa - secondo lui - del referendum costituzionale del 4 dicembre. Sul punto la lettura dei fatti potrebbe essere capovolta, ad esempio richiamando quell'avventura come decisiva nella frammentazione del Partito e quindi nel suo impoverimento almeno culturale. Ed effettivamente alcune assenze all'assemblea raccontano più degli interventi: qualcuno ha avuto paura di sentirsi non a casa sua. In effetti al voto che conclude l'assemblea partecipato 95 dei 172 iscritti: Matteo Renzi ottiene 56 voti, Andrea Orlando arriva a 39; Michele Emiliano (inevitabilmente vista l'assenza) non prende neanche un voto. Cadoneghe riflette - come in molte altre occasioni - l'orientamento nazionale. Più che sui voti espressi e la loro distribuzione, mi pare importante che il Circolo Pd di Cadoneghe cerchi di capire le 77 assenze: non è per il numero, ma per il momento in cui avvengono, cioè nella fase di riposizionamento del partito dopo il distacco di una parte storica. Il Partito Democratico è stato fondato per unire e qui a Cadoneghe questo spirito dovrebbe sempre prevalere, anche al di là delle questioni di carattere nazionale. La capacità di "tenere insieme" è stata ed è - tra l'altro - il fondamento delle amministrazioni comunali di Michele Schiavo, ora, e di Mirco Gastaldon, in precedenza. Fatto questo si può comunque essere sereni: il Pd è l'unico partito che continua a fare i propri congressi, che utilizza procedure democratiche per la selezione dei dirigenti, che si mette in gioco con l'opinione pubblica attraverso le Primarie aperte a tutti. In un panorama di partiti-azienda (Berlusconi, Casaleggio-Grillo) e di involuzioni storiche (Salvini) è una consolazione partecipare alla convenzione del Partito Democratico. |
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ca-142 16 giugno 2017 |
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