CADONEGHE

Diario / DOMENICA 21 FEBBRAIO 2016

Sala Italo Calvino
Il Pd chiama i parlamentari
a spiegare la legge sulle unioni civili

L'illustrazione del senatore Giorgio Santini e della deputata Vanessa Camani
   Non hanno le stesse idee il senatore Giorgio Santini e la deputata Vanessa Camani. Sono due parlamentari padovani del Partito Democratico, ai quali il circolo PD di Cadoneghe ha chiesto di illustrare più da vicino e con più profondità la legge sulle unioni civili in discussione al Senato. È una proposta di legge che riguarda la società nel suo insieme, avverte in premessa il sindaco di Cadoneghe Michele Schiavo, per questo l'appuntamento è organizzato nella Sala Italo Calvino e non nella sede del partito e la proposta di approfondimento è stata aperta a tutta la cittadinanza.
Avendo queste caratteristiche, l'incontro ne guadagna dalla diversità di affrontare la materia da parte dei due parlamentari, anche perché nessuno dei due pretende di avere tutta la ragione e soprattutto perché l'idea di fondo della proposta di legge è attivamente condivisa da Santini e da Camani.
Anche gli interventi dei presenti, cui il segretario Mauro Giacomini dà la parola nell'ambito della mattinata, vanno nella direzione di fondo dei due parlamentari: è utile dare delle regole (diritti e doveri) alle forme di convivenza diverse dal matrimonio; anzi non bisogna perdere questa occasione parlamentare, perché altre volte ci si è provato e non si è arrivati a nulla, mentre la composizione della società cambiava e cambia vistosamente.
In estrema sintesi è anche questa l'idea che il senatore Giorgio Santini si è fatta partecipando attivamente alla discussione in Senato: prima viene la approvazione di una buona legge sulle unioni civili; se per arrivarci serve un testo che raccolta i voti necessari e non si impaludi nell'ostruzionismo, si ricerchi quel testo, anche a costo di discutere a parte di adozioni. La deputata Vanessa Camani ritiene invece che il testo proposto dal Partito Democratico sia già il risultato di una approfondita analisi di quello che è possibile e utile fare in questo momento, un'analisi in cui si è tenuto conto di molte sensibilità; ridimensionarlo anche solo in una parte, non sembra utile e sarebbe anche poco rispettoso di tutte le opinioni in campo.
Il fatto è che saltato… il canguro, cioè l'artificio regolamentare con cui si possono evitare centinaia di emendamenti, un conto sui numeri parlamentari bisogna pur farlo. Affidarsi alla casualità delle votazioni può portare o non fare la legge o a fare una legge senza coerenza. Fin qui le differenze sul percorso parlamentare, che non sono solo di procedura ma anche di sostanza politica.
I due parlamentari hanno anche orientamenti diversi sul punto della possibilità di adozione del figliastro da parte di uno dei due partner dell'unione civile. Giorgio Santini è tra i sottoscrittori di un emendamento che sostituisce l'adozione con l'affido rafforzato fino al compimento della maggiore età del minore affidatario, cioè fino al momento in cui sarà il ragazzo a decidere. È una maniera per evitare il ricordo alla maternità surrogata, cioè all'affitto di un utero per far nascere un figlio.
Il punto è molto delicato, perché le tecniche procreative sono diventate stravolgenti e forse è il caso di mettere mano all'insieme della legislazione sulle adozioni, in modo da renderla adeguata alla realtà ed evitare abusi.
Giorgio Santini e Vanessa Camani sono a Cadoneghe proprio mentre a Roma si svolge l'assemblea nazionale del Partito Democratico, con all'ordine del giorno anche questo argomento. Va dato atto ai due parlamentari di aver tenuto fermo questo appuntamento con la popolazione di Cadoneghe, saltando l'assemblea romana: la ricchezza di argomentazioni e anche la loro varietà ha consentito ai presenti di avere idee più aderenti alla realtà e di valutare i propri eletti.

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22 febbraio 2016
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Tino Bedin