appunti di Tino Bedin
L'amministrazione comunale di Cadoneghe conclude nella primavera del 2014 il suo ciclo quinquennale.
L'attuale sindaco Mirco Gastaldon conclude il suo secondo mandato e non può per legge essere ricandidato a sindaco ed eventualmente rieletto.
L'ultimo censimento generale della popolazione italiana ha ufficializzato un dato demografico (il superamento dei 15 mila abitanti a Cadoneghe) che ha dirette conseguenze sul sistema di voto municipale: si passa dal sistema maggioritario per liste ad un turno, al sistema maggioritario per coalizioni a doppio turno.
Nell'ambito delle misure per la riduzione dei "costi della politica" i componenti del futuro consiglio comunale saranno 16, al posto dei 20 attuali.
Questa la situazione di partenza del percorso a conclusione del quale i cittadini sceglieranno il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale.
La data: singola o doppia. L'avvio formale di questo percorso non può ancora avvenire, in quanto non sono ancora stati convocati quelli che tecnicamente sono chiamati i "comizi elettorali": manca cioè da parte del governo la fissazione della data delle elezioni, che determina a ritroso il calendario delle procedure.
Tuttavia la data si può considerare certa, in quanto è già stata definita per altra via.
Tra giovedì 22 e domenica 25 maggio sono indette le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. In Italia per ragioni organizzative e di costi si faranno coincidere i seggi europei con altre elezioni, nello specifico di Cadoneghe con quelle comunali (ma in Abruzzo si è già deciso anche con le elezioni regionali).
In Italia si vota di domenica e quindi le elezioni municipali per Cadoneghe e per moltissimi altri Comuni si terranno domenica 25 maggio. E solo domenica. Anche questa è una novità rispetto alla consuetudine (anche se non assoluta).
La Legge di Stabilità 2014 (legge 2013/147) al comma 399, prevede: "A decorrere dal 2014 le operazioni di votazione in occasione delle consultazioni elettorali o referendarie si svolgono nella sola giornata della domenica, dalle ore 7 alle ore 23". La motivazione è la riduzione dei costi.
A Cadoneghe c'è comunque l'eventualità che una domenica non basti. Se nessuno dei candidati sindaco raggiungerà il 50 per cento più un voto degli elettori, ci sarà la votazione di ballottaggio, due domeniche dopo: l'8 giugno, sempre dalle 7 alle 23.
La scelta dei candidati a sindaco. La domenica elettorale è solo il traguardo di una corsa a tappe in ciascuna delle quali i cittadini possono "concorrere" e non solo assistere.
La prima di queste tappe è l'individuazione dei candidati a sindaco. È la scelta preliminare. I cittadini infatti sono chiamati all'elezione diretta del sindaco e all'elezione del consiglio comunale: sono due votazioni distinte, in un'unica scheda e strettamente collegate sia nella presentazione sia nel risultato.
Ciascun candidato alla carica di sindaco deve dichiarare, all'atto della presentazione della candidatura, il collegamento con una o più liste presentate per l'elezione del consiglio comunale.
Senza un candidato a sindaco non si può presentare una lista. Naturalmente non si può nemmeno presentare un candidato sindaco senza una lista: tuttavia i candidati a sindaco possono essere meno delle liste, perché più liste possono avere lo stesso candidato a sindaco.
Le votazioni Primarie: l'elettore al centro. Per l'individuazione di almeno uno dei candidati a sindaco i cittadini di Cadoneghe potranno per la prima volta utilizzare le elezioni Primarie.
Le Primarie si svolgeranno domenica 23 febbraio e vi possono votare tutti i cittadini di Cadoneghe che contestualmente alla preferenza per un candidato o per l'altro sottoscriveranno l'adesione al programma del centrosinistra.
Le Primarie non sono obbligatorie, ma uno strumento di partecipazione democratica che proprio nel 2014 compie 10 anni.
Mentre negli Stati Uniti sono state introdotte dal Partito Democratico già nel 1842, in Italia sono state utilizzate per la prima volta nell'ottobre del 2004 per scegliere il candidato di centrosinistra per la carica di governatore della Puglia: solo dopo oltre mezzo secolo dalla proclamazione della Repubblica, gli elettori di un partito o di un'area politica sono chiamati a scegliere il loro candidato. E lo fanno in maniera vincente, individuando Nichi Vendola che poi diventerà governatore della Puglia per due mandati.
Da allora periodicamente e sempre più frequentemente lo strumento delle Primarie è stato proposto per candidure di partito e per candidature istituzionali dal Partito Democratico. Fresche di settimana sono le elezioni primarie a Padova per la scelta del candidato sindaco.
Alle Primarie va sicuramente riconosciuto il merito di aver portato al centro dell'attenzione l'elettore come cittadino pienamente in grado di avere potere decisionale sul bene comune. Stanno anche confermando che è spesso la politica ad essere distante dai cittadini e non il contrario e che le persone accettano di essere partecipi di un progetto comune quando si rendono conto che attraverso una loro azione possono decidere davvero il corso delle cose.
Le votazioni Primarie del 23 febbraio. Il 23 febbraio i cittadini di Cadoneghe potranno decidere chi sarà almeno uno dei candidati sindaco.
Il percorso è stato avviato dal Circolo del Partito Democratico di Cadoneghe, che ha chiesto ai propri iscritti di fare una pre-selezione. In questa fase le scelte sono state tre: Augusta Parizzi, Michele Schiavo ed Enrico Scacco. Augusta Parizzi non ha avuto i consensi sufficienti per proseguire.
I candidati del PD sono rimasti due. A loro non si è aggiunto nessun altro da parte di altre formazioni politiche e civiche per cui i candidati proposti alla scelta dei cittadini domenica 23 febbraio sono Michele Schiavo (assessore comunale dal 2009, dipendente della Griggio Spa, azienda metalmeccanica) ed Enrico Scacco (membro del direttivo del PD di Cadoneghe, amministratore condominiale).
Possono votare: tutti i residenti di Cadoneghe e tutti i cittadini comunitari ed extracomunitari (con regolare permesso di soggiorno). L'età per essere ammessi al voto è 16 anni (ben prima dei 18 richiesti per le elezioni istituzionali).
Si vota dalle ore 8 alle ore 20. I seggi saranno tre (ed anche questa è una novità per Cadoneghe); la distribuzione degli elettori avviene sulla base della sezione elettorale cui sono iscritti e che è riportata sulla tessera elettorale:
- a Cadoneghe nella sala delle associazioni sopra gli spogliatoi campo sportivo di via Rigotti (sezioni elettorali 1, 2, 14 e 15);
- a Mejaniga nella sala del consiglio comunale (sezioni elettorali n. 3, 4, 5, 6 e7);
- a Bragni nella scuola "Falcone e Borsellino" (sezioni n. 8, 9, 10, 11, 12 e 13).
Per votare bisogna presentarsi con documento d'identità e per chi la possiede la tessera elettorale.
Per pagare l'affitto delle sale e le spese di informazione sulle Primarie viene richiesto il contributo di autofinanziamento di 1 euro. Agli studenti e ai disoccupati non sarà richiesto nessun contributo.
Si vota facendo un segno sopra uno dei due nomi di candidati già stampati sulla scheda.
Un programma condiviso da allargare ai cittadini. I nomi che sono scritti sulla scheda esprimono persone, storie amministrative e politiche, sensibilità certamente diverse.
Sono tuttavia entrambi espressione di una Carta d'intenti comune. La scelta non è tra due programmi e schieramenti alternativi, ma su chi si ritiene più adeguato al momento attuale a fare il sindaco.
La Carta d'intenti è stata proposta per ora da una coalizione formata da Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Lista civica Per Cadoneghe.
La Carta individua "l'impegno per la sicurezza dei cittadini come assoluta priorità, stimolando l'azione delle forze dell'ordine, coinvolgendo tutti gli attori istituzionali interessati, perseguendo politiche di integrazione e socialità diffusa.
Inoltre le tre liste e i due candidati sindaci prendono degli impegni programmatici.
Ci impegniamo a:
- evitare e contenere il consumo del territorio nel rispetto di una programmazione urbanistica che già prevede una popolazione del nostro comune non superiore ai 18.000 abitanti;
- favorire le sinergie tra diversi enti locali in continuità con le azioni già intraprese nelle passate amministrazioni;
- allargare e incrementare la partecipazione sociale e politica, coinvongendo tutti i cittadini residenti, le associazioni e tutte le organizzazioni di categoria;
- rivolgere una particolare attenzione alla mobilità nel territorio, dando importanza al trasporto pubblico ed alla mobilità leggera;
- valorizzare il patrimonio comunale;
- continuare a rispondere, migliorando, alle esigenze di scolarità, cultura, educazione e sport in sintonia con le politiche intraprese dalle precedenti amministrazioni;
- mantenere e, per quanto possibile, incrementare il livello dei servizi sociali, sanitari ed assistenziali, favorire l'uguaglianza sociale, fiscale ed economica con particolare interesse per i più deboli;
- favorire tutti quei servizi volti a conciliare tempi di vita e tempi di lavoro, con attenzione forte nei confronti delle donne.
Le elezioni primarie hanno anche l'obiettivo di trasformare questa proposta a tre voci in un coro in cui si aggiungano le voci dei cittadini.
Le liste per il Consiglio comunale. La seconda tappa del percorso elettorale è la formazione delle liste di candidati al consiglio comunale.
Ogni lista deve comprendere un numero di candidati non superiore al numero dei consiglieri da eleggere e non inferiore ai due terzi. Nei comuni con popolazione da 15.001 a 30.000 abitanti, come è nel caso di Cadoneghe, il numero dei candidati da comprendere in ciascuna lista sarà quindi da 11 a 16 persone.
Non basterà per le liste da votare il 25 maggio 2014 rispettare i numeri. Questa è un'altra novità per Cadoneghe, dove si applica per la prima volta la legge 2012/215 che promuove il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali. La novità più significativa è la modifica proprio della legge per l'elezione dei Consigli comunali.
Nei Comuni con popolazione superiore a 5 mila abitanti, la legge introduce la quota di lista: nelle liste dei candidati nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore a due terzi. Tradotto per Cadoneghe significa che in una lista di 16 consiglieri un genere ne deve avere almeno 5.
Nei Comuni come Cadoneghe con popolazione superiore a 15 mila abitanti è una disposizione cogente: la Commissione elettorale, in caso di mancato rispetto della quota, riduce infatti la lista, cancellando i candidati del genere più rappresentato, partendo dall'ultimo, fino ad assicurare il rispetto della quota; la lista che, dopo le cancellazioni, contiene un numero di candidati inferiore al minimo prescritto dalla legge è ricusata e, dunque, decade.
Far parte di una lista; fare una lista. La formazione delle liste per i Consiglio comunale è un'altra occasione di partecipazione.
Alcuni cittadini vengono interpellati da partiti o gruppi o da candidati sindaci per dare la loro disponibilità, in quanto portatori di competenze o di rappresentanze sociali che arricchiranno il futuro Consiglio comunale.
Si può anche provare a fare una lista nuova, espressione di una parte della popolazione o dedicata a temi specifici della comunità. Insomma non bisogna partire dall'idea che le liste sono già fatte o che tocca ad altri promuoverle.
Il sistema elettorale a doppio turno con liste collegate ad un candidato sindaco consente anche di concentrarsi sui contenuti di una proposta specifica con cui rafforzare o condizionare un candidato sindaco già presente, senza la presunzione o preoccupazione di avere una proposta globale per Cadoneghe. L'aggregare persone ed idee su uno o più obiettivi, confrontare queste persone e queste idee con i cittadini in campagna elettorale, puntare a dare voce a idee e persone in Consiglio comunale è un'attività politica alla portata di molti.
Votazioni. La scheda reca i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro un apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati i contrassegni della lista o delle liste con cui il candidato è collegato.
L'elettore può votare:
- per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito anche al candidato sindaco collegato;
- per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, non scegliendo alcuna lista collegata; il voto così espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di sindaco;
- per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste collegate, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata;
- per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una lista non collegata, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata (è il cosiddetto "voto disgiunto").
Sempre la legge 2012/215 ha introdotto la doppia preferenza di genere, che consente all'elettore di esprimere due preferenze (anziché una, come previsto dalla normativa previgente) purché riguardanti candidati di sesso diverso.
L'elettore potrà quindi manifestare non più di due voti di preferenza per candidati alla carica di consigliere comunale, scrivendo, nelle apposite righe stampate sotto ogni contrassegno di lista, i nominativi (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome) dei candidati preferiti appartenenti alla lista prescelta, avendo però presente che, nel caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l'annullamento della seconda preferenza.
Il risultato delle votazioni. Si tratta di una legge elettorale che dà molte possibilità di scelta ai cittadini e che allo stesso tempo garantisce la certezza del risultato e la governabilità dell'Istituzione.
A Cadoneghe, in quanto Comune con più di 15 mila abitanti, è eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50 per cento più uno). I voti sono quelli raccolti dalle liste collegate ad un candidato sindaco e quelli raccolti individualmente dal candidato sindaco.
Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare l'8 giugno per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio).
La scheda per il ballottaggio conterrà solo i due nomi degli sfidanti. È eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti in questo secondo turno, indipendentemente dal voti raccolti nel primo turno.
Per il ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato sindaco prescelto.
Per stabilire la composizione del Consiglio si tiene conto dei risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori collegamenti nel secondo. In pratica, se la lista o l'insieme delle liste collegate al candidato eletto sindaco nel primo o nel secondo turno non hanno conseguito almeno il 60% dei seggi ma hanno ottenuto nel primo turno almeno il 40% dei voti, otterranno automaticamente il 60% dei seggi.
I seggi restanti saranno divisi tra le altre liste proporzionalmente alle preferenze ottenute.
Comunicazione al Cenacolo di formazione civica organizzato dal prof. Carlo Lazzaro per un gruppo di elettori adulti del Comune di Cadoneghe, con la partecipazione di Michele Schiavo.
Cadoneghe, 6 febbraio 2014
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