VECCHIAIA
Aumenta ancora la vita media degli italiani
Longevità: gli uomini inseguono le donne
Triplicate in 10 anni le persone ultracentenarie


Aumenta la vita media degli italiani. Nel 2010 gli uomini hanno raggiunto i 79,1 anni (+0,3 rispetto al 2009), le donne 84,3 (+0,2). L'aumento della speranza di vita alla nascita registra un continuo riavvicinamento degli uomini alle donne; la differenza di genere, massima nel 1979 quando fu di 6,9 anni, risulta oggi ridotta a soli 5,2 anni. All'età di 65 anni la speranza di vita residua è nel 2010 di 18,3 anni per gli uomini (+0,2 sul 2009) e di 21,9 anni per le donne (+0,2). Lo rileva l'Istat, che ha pubblicato i dati sugli indicatori demografici nel 2010.
Un paese in cui un neonato può contare di vivere così a lungo come in Italia, è soprattutto un paese dove in primo luogo migliorano le condizioni di sopravvivenza della popolazione anziana. Le regioni del Nordest e del centro si confermano favorite. Il primato regionale per gli uomini è della provincia di Bolzano (80,2 anni) e delle Marche (80). Tra le donne, le regioni del Nordest hanno nel complesso una vita media di 84,8 anni. Per le donne del Centro la vita media è più bassa, a 84,5 anni: tuttavia, è proprio una regione del Centro, le Marche, a detenere il primato di sopravvivenza femminile (85,5 anni), seguita dal Trentino-Alto Adige (85,3 anni).
La percentuale di persone con 65 anni e più è aumentata del 18,4% nel 2001, del 20,3% nel 2011 con un incremento in dieci anni di ben 1,8 milioni di individui. Nello stesso periodo, il numero di ragazzi fino a 14 anni è aumentato di circa 348 mila unità, portando la relativa quota al 14% del totale (14,3% nel 2001). Anche la popolazione in età attiva, pur aumentando nell'arco del decennio di 1,456.000 unità, ha oggi minor peso percentuale rispetto al 2001, il 65,7% contro il 67,3%.
In crescita anche i "grandi vecchi" (over 85): oggi sono 1.675.000, il 2,8% contro il 2,2% di dieci anni fa. Triplicata la stima delle persone centenarie: da 5.400 ad oltre 16 mila.

24 gennaio 2011


29 gennaio 2011
ve-067
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Tino Bedin