RASSEGNA STAMPA

Il Mattino di Padova
17 dicembre 2003
di Carlo Bellotto

La linea che collega Padova a Este e Montagnana è molto penalizzata
Pendolari in rivolta per il nuovo orario
Riceviamo e pubblichiamo

Ancora problemi per i pendolari della Bassa. Con il cambio dell'orario dei treni sono arrivati nuovi disagi. Per cercare di ovviare all'inconveniente è già stato informato il vicepresidente della Provincia Mario Verza, che ha la delega ai trasporti. Con la soppressione del treno delle 12.39, che collegava Este a Padova, si è creato un "buco" enorme, una fascia scoperta che va dalle 8,30 alle 13,20. Troppo tempo secondo i pendolari. "E' problematico anche il ritorno da Padova - chiariscono Ennio Zamboni, impiegato, e don Francesco, parroco di Prà d'Este e pendolare visto che lavora nella biblioteca del seminario di Padova - In precedenza si partiva da Padova alle 18,41 e si arrivava a Este alle 19,20 con una breve sosta di 11 minuti a Monselice. Adesso si parte alle 18,37 e si arriva a Este alle 19.34, aspettando però 31 minuti a Monselice. Il treno per Este sarebbe pronto immediatamente, appena si scende da quello di Padova, ma resta inspiegabilmente fermo, non si capisce perchè". Ieri pomeriggio l'ennesimo disguido, il treno che parte da Padova alle 15,10 per la Bassa non è partito. Quello delle 17,10 era in ritardo di 15 minuti (cosa che è stata comunicata dagli altoparlanti quando il quarto d'ora era già trascorso). I passeggeri dell'Estense, quindi anche quelli che devono arrivare a Ospedaletto e nel Montagnanese, chiedono una maggiore attenzione. Nei mesi scorsi dopo anni di proteste da parte dei pendolari, alle quali aveva dato la sferzata decisiva il vice presidente della Provincia, Mario Verza, Trenitalia aveva aggiunto un vagone al convoglio del mattino, che collega la Bassa a Padova.

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18 dicembre 2003
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