CADONEGHE

Diario / MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014

Presentazione organizzata dall'amministrazione comunale
L'indispensabile attività
dei consorzi di bonifica

Un bilancio dei compiti svolti da "Acque Risorgive"
   Domenica 14 dicembre si voterà per il rinnovo degli organismi direttivi dei consorzi di bonifica del Veneto. Un appuntamento che coinvolge formalmente quasi tutti i cittadini (quelli che pagano il contributo al consorzio), ma che vede sempre una scarsissima partecipazione al voto. Anche per questo è lodevole l'iniziativa dell'amministrazione comunale di Cadoneghe che per mercoledì 10 alle ore 21 organizza una serata di presentazione di Acque Risorgive, il consorzio di bonifica che ha competenza sul territorio comunale. L'obiettivo - spiega il vicesindaco Mirco Gastaldon - è di discutere "competenze, responsabilità, scadenze e programmazione per il nostro territorio della manutenzione alle opere di salvaguardia idraulica". La sala del consiglio comunale è piena: il pubblico è eterogeneo e non è il "solito": segno che la materia desta interesse.
Del resto, sottolinea Daniele Toniolo, responsabile della Confederazione italiana agricoltori di Padova e presidente del consiglio comunale di Cadoneghe, "l'importanza del ruolo dei Consorzi di Bonifica è sotto gli occhi di tutti: gli eventi atmosferici avversi di inizio ottobre e le improvvise piogge violente che colpiscono il territorio in qualsiasi periodo dell'anno non fanno che confermare la centralità dei Consorzi nel garantire la sicurezza idraulica e la salvaguardia ambientale. Due aspetti che vanno di pari passo con la tutela delle aziende agricole, sempre più spesso a rischio pur essendo anch'esse garanti di protezione del paesaggio e del territorio".
Lo spazio maggiore della serata è per Carlo Bendoricchio, il direttore del consorzio Acque Risorgive, che si preoccupa di fornire un quadro generale dell'attività consortile e di calarla nel territorio che interessa Cadoneghe.
Oltre 8 milioni di euro del bilancio di ogni anno sono stati spesi per la gestione della rete di più di 2.400 chilometri di canali: dall'attività di sfalcio al recupero frane, dagli interventi per gestire le frequenti emergenze (con una reperibilità h24 per 365 giorni l'anno) al funzionamento dei 26 impianti idrovori (il cui maggior costo è dovuto alla bolletta di energia elettrica). Il comune di Cadoneghe usufruisce di uno di questi impianti, che scarica nel Muson dei Sassi.
Bendoricchio evidenzia che l'attività del Consorzio Acque Risorgive in questi anni ha raccolto importanti risultati: più del 92 per cento dei comuni hanno avviato o approvato il Piano delle acque; è partito il progetto pilota del Contratto di Fiume Marzenego, grazie anche alla spinta di associazioni locali; le campagne di monitoraggio della qualità delle acque dei canali interessati dagli interventi per la riduzione dei nutrienti hanno consegnato dati scientifici d'interesse internazionale; l'aggiornamento del catasto ha permesso di individuare 42 mila nuove unità immobiliari che prima sfuggivano al pagamento del contributo.
Nel dibattito conclusivo interviene Barbara Peron, già vicesindaco di Vigodarzere, che è candidata al consiglio del consorzio per la componente dei contribuenti "urbani". Ricorda che i Consorzi di Bonifica governano le acque artificiali della pianura irrigua, salvaguardano i centri abitati da esondazioni e calamità naturali, oltre ad assicurare l'irrigazione delle campagne e lo sviluppo dell'agricoltura. Si tratta di esigenze molto concrete per cui è utile un riferimento specifico del territorio di Cadoneghe.

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